3 Marzo 2019 - 21:06 . FuoriQuartiere . Media
Ecco “Romanisti in 100 (+1) personaggi”, il libro che ogni tifoso dovrebbe avere
Un’iniezione di romanismo. Un momento catartico. L’occasione per sentirsi puri, belli, gagliardi. Romanisti, appunto. È stato tutto questo la prima uscita pubblica del Community Book “Romanisti in 100 (+1) personaggi“.
Ok. Ma serviva un altro libro sulla Roma? La risposta è tutta tutta tutta nell’introduzione che fa Mario Amingoni, il presidente del Roma Club Monte Mario che accoglie questa prima presentazione: “Ci serve parlare di noi tifosi. Perché spesso si chiacchiera di Dzeko, di De Rossi, della squadra. E ci si dimentica dei tifosi. Questo libro va dedicato a loro. A chi compra il biglietto dello stadio. E a chi tra loro non c’è più. Ecco, comprare questo libro serve a ricordarci chi siamo”.
Potrebbe anche finire tutto qui e così. Perché Amingoni bypassa il contingente, conquistando la platea con queste parole: “L’appartenenza non si ferma al risultato – dice -. Perché il romanismo non conosce sconfitte”. Applausi.
È il curatore del progetto Adriano Stabile a spiegare il senso di questo volume, che inaugura la collana Typimedia “Tifosi d’Italia”: “Sono centouno interviste. È un campionario di tifosi della Roma. Ognuno di loro racconta come vive in simbiosi con la squadra. Aneddoti e psicosi“.
La forza del libro, svela Stabile, “sono i contenuti speciali e le immagini dell’archivio AS Roma, perché il libro è stato pubblicato in partnership con la società”.
Tra i romanisti che svelano l’origine della loro passione c’è il (toscano) presidente di Typimedia, Luigi Carletti: “Quando giocavo nel Piombino, uno dei miei avversari era Giovannelli. Un centrocampista imprendibile. Quando seppi che avrebbe indossato la maglia giallorossa, mai avrei pensato che un giorno io sarei diventato romanista”.
Ma cos’è la Roma? Carletti, direttore anche di RomaH24, dà questa risposta: “La Roma ti avvolge. Io sono diventato tifoso gradualmente. Dico gradualmente, perché ho dovuto imparare tante cose di Roma e della Roma”.
Non è il solo ad aver compiuto questa (santissima) evoluzione. Juha Ahtinen è venuto apposta dalla sua Finlandia proprio per testimoniarlo: “Sono orgoglioso di essere uno dei 100 (+1) personaggi del libro. Si dice che romanisti non si diventi, ma si nasca. L’eccezione conferma la regola. L’eccezione sono io”. Andrebbe spiegata la genesi di questo incredibile amore. Ma se lo facessimo, vi leveremmo il piacere di sfogliare questo libro. Un’opera unica nel panorama editoriale. Romanista e italiano.