22 Ottobre 2021 - 13:25 . sapienza . Cronaca

Dodici anni fa la morte di Stefano Cucchi, l’omaggio della sorella Ilaria davanti alla Sapienza

Ilaria Cucchi
Ilaria Cucchi

Esattamente dodici anni fa, il 22 ottobre 2009, il cuore di Stefano Cucchi smetteva di battere. Erano le prime ore del giorno. Stefano, un diploma come geometra, 31 anni appena compiuti anche se sembrava un ragazzino, pesava solo 37 chilogrammi. Era ricoverato da alcune ore nel reparto detenuti dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma.

Era stato fermato solo qualche giorno prima, il 15 ottobre, dai carabinieri. Nel giorno in cui ricorrono i dodici anni dalla sua scomparsa, la sorella Ilaria lo ha voluto ricordare di fronte all’albero di ulivo che, un anno fa, venne piantato in sua memoria, su iniziativa del II Municipio , in piazzale Aldo Moro, a pochi passi dall’ingresso dell’Università “La Sapienza”. Ilaria è sempre composta nel suo dolore. Alla cerimonia hanno partecipato anche la neoeletta presidente del II Municipio, Francesca Del Bello e la rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni.

Sulla targa, ai piedi dell’ulivo, è stato appoggiato un piccolo mazzo di girasoli, il cui giallo sgargiante contrasta col grigiore di questa giornata insolitamente calda di fine ottobre. “È emozionante essere qui, è emozionante partire da qui per questo settimo memorial dai dodici anni della scomparsa di Stefano. Questo è un luogo di cultura, un luogo di speranza e rappresenta il futuro. Noi vogliamo guardare al futuro – dice Ilaria –. Abbiamo vissuto una tragedia nella nostra famiglia, abbiamo vissuto dodici anni drammatici che ci hanno consumato sotto tutti i profili. Vogliamo, però, continuare a dare una speranza. Ci piace pensare che da Stefano, dal suo sacrificio e dal nostro, possa nascere un segnale positivo, che non sia solo per la sua famiglia, che non sia solo per Stefano, ma che sia una speranza per tutti”, racconta all’agenzia Dire.

Pochi mesi fa, nel maggio 2021, per il processo-bis sulle accuse di omicidio pretentenzionale è arrivato un verdetto più duro nei confronti dei carabinieri finiti a processo per il pestaggio mortale di Stefano. “Oggi il processo per la sua morte è arrivato a riconoscere la verità su quel pestaggio ed è una vittoria non della famiglia Cucchi, ma di tutti quelli che ci hanno creduto e che hanno sostenuto questa famiglia, e che oggi ringrazio”, conclude Ilaria.