28 Aprile 2021 - 11:20 . Trieste-Salario . Cronaca

Direttiva Bolkestein, mercati rionali contro Raggi. Valente (Trieste): “Oggi chiusi”

Mercato Trieste
Mercato Trieste

Oggi, mercoledì 28 aprile, oltre una ventina di mercati rionali a Roma – tra i quali il mercato Trieste a via Chiana – resteranno chiusi per protesta. Il motivo? La disapplicazione, da parte della sindaca Virginia Raggi, di una norma presente nella legge di bilancio 2019 dell’ex presidente Giuseppe Conte, che proroga le licenze agli operatori, ai balneari e agli ambulanti fino al 2033, nonostante la direttiva europea “Bolkestein”. Una norma approvata dal parlamento europeo nel 2006 e recepita dal nostro Paese nel 2010 che elimina l’automatismo nel rinnovo delle concessioni su territorio demaniale.

“La sindaca Virginia Raggi ha fatto suo un parere dell’autorità garante – spiega Amedeo Valente, presidente del mercato Trieste – che considera la norma di Conte in contraddizione con la direttiva europea. Quindi in sostanza solo Roma applica la ‘Bolkestein’ in Italia contraddicendo una norma statale. In altre città le licenze infatti sono state rinnovate. Qui invece al momento siamo in proroga, perché le concessioni sono scadute il 31 dicembre scorso, quindi a meno di una nuova proroga, a giugno verranno messe a bando tutte. E’ inaudito, abbiamo operatori che lavorano a via Chiana da quando non esisteva il mercato, portando i prodotti della campagna, intere famiglie che hanno costruito la loro sussistenza sul banco, investendo soldi e assumendo personale e ora rischiano di ritrovarsi senza nulla”.

“La norma inclusa nella legge di bilancio è statale – ribadisce Valente – e io ritengo ingiusto disapplicarla. L’autorità garante può esprimere un parere, tutto qui. Poi c’è da dire che la direttiva europea mette insieme realtà diverse tra loro, considerando solo il fattore economico demaniale, ma i mercati rionali non possono sottostare a una normativa del genere, perché rappresentano un valore sociale ancor prima che economico. Qui al mercato Trieste ci siamo rinnovati non solo grazie al restauro, ma anche aprendoci ai giovani, organizzando iniziative, ci siamo reinventati e ad oggi abbiamo tutti i banchi occupati. Ma ci sono altri mercati dove potrebbero essere messe a bando decine di licenze, per occupare banchi vuoti, solo che non viene fatto. A via Lambro e via Chiana ci sono negozi, proprietà del Comune, chiusi da dieci anni e mai riassegnati. Il parcheggio di via Chiana, gestito da Atac, è chiuso da tre anni: perché Raggi non lo mette a bando?”.

Valente promette battaglia: “Noi non ci stiamo – conclude – non molleremo finché anche Roma non decida di applicare la norma di Conte tornando sui suoi passi. Si toglie l’anima ai mercati, non si guarda in faccia alle famiglie, all’identità di questi luoghi, aprendo a società per azioni e altre realtà che vengono messe sullo stesso piano di chi sta qui da decenni. Trovo ingiusto e sbagliato che ci venga fatto questo”.

Oltre al mercato Trieste, resteranno chiusi domani anche il mercato Italia, San Paolo, Casilino 23, Laurentino, Spinaceto, Tuscolano III, Magliana, Appagliatore, Sacchetti, Centocelle, Primavalle II, Borgo Ticino, Magna Grecia, Casal de’ Pazzi, Vigna Pia, Don Bosco, Ostiense, Tor de’ Cenci, Tuscolano nuovo, Cinecittà, Appio Latino, Trullo e Irnerio.