16 Settembre 2018 - 9:37 . Trieste-Salario . Cronaca

Direttiva Bolkestein e nuove norme per la sicurezza: 107 bancarelle a rischio

Centosette. È questo il numero delle postazioni di vendita del II Municipio, le “bancarelle”, che rischiano di “sparire” con l’entrata in vigore della nuova direttiva Bolkestein. E molte di queste sono disseminate nel nostro quartiere.

A partire dal 31 dicembre 2018, molte concessioni pubbliche verranno rimesse a bando, ma centosette delle bancarelle esistenti sul territorio del II Municipio non combaceranno più con le norme di sicurezza (è il caso di quelle che invadono il marciapiede o che, essendo piazzate a ridosso di una curva, ostruiscono la visibilità delle vetture in marcia, ndr), e quindi verranno “eliminate”. “Le concessioni di queste postazioni non potranno più essere messe a bando”, spiega a RomaH24 Paolo Leccese, presidente della commissione Commercio del II Municipio.

Ma cos’è la direttiva Bolkestein? La direttiva Bolkestein è un atto relativo ai servizi nel mercato europeo comune. È stato approvato dalla Commissione europea nel 2006, mentre nell’ordinamento italiano è stato recepito nel 2010. Allora al Governo c’era Silvio Berlusconi. Lo scopo della nuova normativa è la libera circolazione dei servizi. Tra i punti più contestati c’è, appunto, l’obbligo di rimessa al bando per alcune concessioni pubbliche. Ma il decreto milleproroghe ha risparmiato gli ambulanti, rinviando la scadenza per la gara al 31 dicembre 2018.

Qual è la soluzione per questi commercianti? Le postazioni che presto risulteranno irregolari devono essere ricollocate. Esistono due soluzioni differenti. “Da una parte – prosegue Leccese – la creazione di nuovi mercati, in linea con la direttiva Bolkestein, che riuniscano i banchi ‘eliminati’. Dall’altra la ricollocazione delle bancarelle nei mercati che attualmente non riescono a raggiungere il numero minimo di 15 operatori”.