9 Marzo 2022 - 7:24 . Trieste-Salario . Scuola

Dall’IC Settembrini all’IC Montessori: i progetti delle scuole per l’iniziativa ‘La Violenza non è Amore’

'La Violenza non è Amore': l'IC Settembrini presenta il suo progetto
'La Violenza non è Amore': l'IC Settembrini presenta il suo progetto

di Marco Barbaliscia 

Un progetto giunto all’ottavo anno di vita e che con il passare del tempo si è arricchito di nuove idee, emozioni e partecipazione. Il II Municipio ha coinvolto le scuole del nostro territorio nell’iniziativa ‘La Violenza non è Amore‘. Docenti ed alunni degli istituti di ogni ordine e grado sono stati invitati a creare una “sedia artistica” per rappresentare con un simbolo l’opposizione ad ogni forma di abuso ed aggressione.

Il tema varia di anno in anno, ma l’ideale è sempre lo stesso: sensibilizzare e far meditare i giovani sulla violenza. Un’intuizione nata da una proposta di Celeste Manno, presidente della Commissione Pari Opportunità al II Municipio: “Lo spunto mi è venuto da un’iniziativa portata avanti dall’associazione ‘Telefono Rosa’ che lanciò questo concorso a livello nazionale. Da qui ho deciso di trasportarlo nel nostro Municipio”, racconta a Roma H24.

Le ‘braccia’ del progetto sono poi stati gli assessorati alla Cultura e alla Scuola del II Municipio, che hanno presentato il tema agli istituti. La risposta è cresciuta negli anni: “La prima edizione vide la partecipazione di poche classi, poi prima della pandemia gli studenti che avevano aderito al concorso hanno riempito l’aula magna di un’università da oltre 800 posti”, spiega Manno. Che aggiunge: “Nel 2019 è stato anche realizzato un libro, con la copertina rossa, che ha raccolto tutti gli elaborati degli istituti dell’anno scolastico precedente”.

‘La Violenza non è amore’: le scuole coinvolte

La violenza non è amore
La copertina del libro fotografico realizzato dal II Municipio nel 2019

Il concorso si è diffuso tra le scuole che sempre più numerose hanno aderito all’iniziativa. Dall’infanzia ai licei. Gli istituti che quest’anno hanno presentato progetti sono: IC Montessori, IC Micheli, IC Winckelmann, IC Sinopoli-Ferrini, Tiburtina Antica, IC Boccioni, IC Falcone e Borsellino, IC Settembrini, Magarotto e il liceo Avogadro.

Nella giornata di martedì 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, le scuole hanno presentato i propri lavori, tutti partiti da una ‘sedia rossa’, simbolo della violenza contro le donne. Studenti e professori hanno dato una rappresentazione originale al tema, esprimendo le proprie emozioni attraverso la poesia, l’arte, il teatro, o la pittura. Il Municipio ha girato le scuole per prendere visione delle creazioni. A presenziare il tour, oltre a Celeste Manno, anche Paola Rossi (assessora alla Scuola) e Gianluca Bogino (assessore alle Politiche Sociali).

Dall’IC Montessori all’IC Settembrini: i progetti dell’ottava edizione

VII Circolo Montessori
La composizione dei bambini del plesso ‘Villa Paganini’ sul tema ‘La Violenza non è Amore’

Una lunga mattinata, iniziata alla scuola elementare del VII Circolo Montessori (plesso Villa Paganini). I bambini hanno deciso di rappresentare il tema della violenza sulle donne unendo tra loro cinque sedie rosse con delle mani. Un lavoro seguito passo passo dalle maestre che ogni giorno si confrontano con i propri piccoli studenti, trattando temi delicati.

Dalla Montessori all’IC Settembrini, dove nulla è stato lasciato al caso. I ragazzi della 3^D e 3^E si sono radunati nel cortile della scuola media per presentare i progetti curati insieme al professore di arte, Giuseppe Pelagalli. Gli studenti, tutti con indosso una maschera colorata di rosso (simbolo contro la violenza sulle donne, ndr) si sono raccolti in semicerchio attorno a tre sedie, fulcro della loro proposta. Tra le mani un cartoncino a formare la scritta: ‘Mai più’. 

A dare significato ai simboli sono stati gli stessi ragazzi che hanno preso parola davanti ai rappresentanti del Municipio e al professor Paolo Pedullà, preside della scuola. Ogni sedia ha le sue caratteristiche. In una sono stati scritti i nomi di circa 2700 donne vittime di femminicidio dal 2004 ad oggi.

Una gabbia di fil di ferro sulla seduta e due scarpe rosse all’interno. Così appare la seconda sedia presentata dai ragazzi. Le scarpe sono state posizionate una sotto l’altra per far passare il messaggio di una donna vittima di violenza e quindi in caduta perché imprigionata in una ‘gabbia’. Infine la terza sedia è ispirata al dadaismo ed è un collage di articoli di giornale sul femminicidio schizzati da una pioggia di colore rosso con la tecnica del dripping.

Una destinazione speciale per i lavori

Ogni scuola ha così dato la propria rappresentazione al tema della violenza. I lavori realizzati dai ragazzi e dai docenti degli istituti coinvolti non andranno perduti: “Le foto con tutti i progetti saranno messe in un pannello artistico che verrà affisso in un primo momento nella sede del II Municipio”, dice Manno.

Che chiude: “La collocazione definitiva sarà poi nel centro di formazione e avviamento al lavoro per donne vittime di violenza in via Aldrovandi 12. La sede è attualmente in fase di sistemazione: appena pronta il pannello artistico avrà per sempre una sua casa”.