30 Aprile 2022 - 7:24 . Trieste-Salario . Viabilità
Dall’Africano a Porta Pia: trovare parcheggio è un’impresa. Caracciolo: “Aumentare il trasporto pubblico”
di Marco Barbaliscia
Il Trieste-Salario è ostaggio delle automobili. Macchine in doppia fila, parcheggi non autorizzati e divieti di sosta complicano la viabilità quotidiana del quartiere e trovare un posteggio è un’impresa. Il problema riguarda tutta la città: secondo un recente studio di parclick.it (compagnia di prenotazione di parcheggi utilizzata nella Capitale e in tutta Europa, ndr) i romani impiegano in media 35 minuti per trovare posto per la macchina.
Ma nel nostro quartiere com’è la situazione? Dall’Africano al Salario, da corso Trieste a Porta Pia: il problema dei parcheggi sembra non risparmiare nessuno. Le testimonianze di cittadini e commercianti confermano (se non aumentano) i tempi medi per parcheggiare le auto riportati dallo studio sopracitato. Ecco la mappa delle zone in cui è più difficile trovare posto nel quartiere.
Cantieri e palazzi senza garage: allarme parcheggi all’Africano
Il nostro giro parte dall’Africano, zona in pieno allarme parcheggi. Un esempio viene dai viali Libia ed Eritrea dove, nonostante l’installazione dei cordoli, si incontrano spesso macchine in doppia fila nei pochi punti dove la strada è più larga. La presenza di bar, negozi e locali aumenta la difficoltà di parcheggiare nelle ore diurne. Situazione più critica poi a largo Somalia dove l’insistenza delle chiusure per la formazione di due voragini e la lungaggine del cantiere per le riparazioni (previsti altri 15 mesi di lavori, ndr), hanno lasciato residenti e commercianti con i posti per le auto ulteriormente ridotti.
“La sera impiego anche un’ora per trovare parcheggio. Rientri stanca dal lavoro, magari con i bimbi in macchina, e sei costretta a girare per diverso tempo. Aspetto con trepidazione l’apertura del parcheggio a piazza Annibaliano”, scrive Gabriella in un post su Facebook pubblicato sulla nostra pagina Roma H24 Trieste-Salario.
Pensieri e parole condivise anche da Giulio Anticoli, proprietario dello storico negozio di abbigliamento ‘Kent’ di viale Somalia e da sempre attento alla tematica del parcheggio: “Confermo i tempi proposti dallo studio (circa 30 minuti, ndr), ma dopo la chiusura dei negozi la situazione è anche peggiore”, confida a Roma H24. “I posti rimangono stabili, non c’è più il ricambio di chi frequenta il quartiere per lavoro o per shopping e chi rientra a casa da lavoro gira per molto tempo prima di trovare parcheggio, arrivando anche all’ora piena”.
I lavori su largo Somalia e i dehors aumentati sotto pandemia – aggiunge poi – “hanno ulteriormente ridotto i parcheggi ed ora si gira in media anche 45 minuti di giorno. Il problema dei parcheggi è a monte: i palazzi della zona non hanno i garage sotterranei e le macchine, giocoforza, si riversano in strada. Abitiamo, inoltre, in un quartiere dove molte famiglie hanno tre, quattro macchine per abitazione e gli spazi si congestionano”.
Bisogna trovare una soluzione rapida ed efficace. In quest’ottica – rivela Anticoli – “dal 16 al 20 maggio sarò ad Amsterdam come rappresentante di un progetto portato avanti dalla Comunità Europea e dal Comune di Roma. Tra le due città è stato fatto un gemellaggio per cercare di capire come la capitale olandese, nell’arco di 50 anni, sia riuscita a risolvere il problema dei trasporti. Incremento di ciclabili e mezzi pubblici: solo così potranno circolare, anche a Roma, meno auto. Spero che l’esperienza in Olanda possa essere d’aiuto per capire come avviare questo procedimento per avere risultati concreti in breve tempo”.
Piazza Verbano, macchine in doppia fila e parcheggi introvabili
La situazione non cambia se ci si sposta di pochi chilometri. Un’altra zona rossa in tema parcheggi è rappresentata dal quadrante attorno piazza Verbano. Da via Nemorense a via Volsinio: non si trova posto neanche in doppia fila. “Ieri ci ho messo 70 minuti a trovare parcheggio”, scrive su Facebook la signora Paola.
Ornella Malaguti, presidente del Comitato Piazza Verbano, conferma le sensazioni precedenti: “Cerco di muovere la macchina il meno possibile perché so che poi non la riparcheggio più”, dice a Roma H24. In media – aggiunge – “devo fare sette, otto giri con la macchina prima di sistemarla. La situazione è leggermente migliore nei weekend, ma dalle 18 in poi resta sempre la fascia più critica”.
Chi trova miracolosamente posto, poi, deve fare i conti con i costi. Le strisce blu sono care, ma ancor di più lo sono i garage ad ora, spesso anche con spazi ristretti. La conferma arriva da un negoziante del quartiere: “Io ho una convenzione con un garage per far parcheggiare i clienti, ma costa più delle strisce blu tenere un posto libero”.
Ristoranti, pochi posti e tante macchine: bollino rosso anche a Porta Pia
Il nostro giro si conclude a Porta Pia. Il quadrante si caratterizza anche per l’elevato numero di locali, ristoranti e pizzerie che richiamano cittadini (con la macchina) da tutta Roma. “Durante l’orario dei pasti è praticamente impossibile non solo trovare posto, ma anche scendere dal marciapiede o uscire dal parcheggio per le macchine in seconda fila”, commenta il signor Carlo su Facebook.
La media per trovare posto a Porta Pia è di circa 45 minuti. Paolo Peroso, presidente dell’Associazione ‘Amici di Porta Pia’ fa un quadro della situazione: “Dal lunedì al giovedì e negli orari di lavoro trovare parcheggio in zona è un’impresa titanica”, rivela a Roma H24. Poi ancora: “Residenti e commercianti non sanno più dove mettere le macchine, è un vero disastro”.
Lo scenario non muta con l’arrivo della sera, quando sono i clienti dei ristoranti a riempire le strade di macchine: “I parcheggi sono congestionati soprattutto a Porta Pia e a via Alessandria. I prezzi dei garage nella zona sono nella media, ma mancano i servizi. Un’idea sarebbe quella di portare a Roma il ‘valet parking’ che ognuno di noi avrà visto nei film americani. Il cliente arriva e qualcuno parcheggia l’auto al suo posto. Aumenterebbero i posti di lavoro e diminuirebbe l’emergenza parcheggi. Ma bisogna lavorarci”, chiude Peroso.
Nuovi parcheggi nel quartiere: la situazione
Il problema dei parcheggi riguarda tutto il Trieste-Salario e nessuna zona sembra essere esclusa dal problema. Una situazione ben nota anche all’amministrazione locale. Valentina Caracciolo, assessora alla Mobilità del II Municipio, lavora sul tema: “Stiamo portando avanti i lavori per l’apertura del parcheggio di piazza Annibaliano e di via Chiana”, dice a Roma H24.
I lavori di ristrutturazione del parking a via Chiana (circa 450 posti auto inutilizzabili da dicembre 2017) dovrebbero iniziare il prossimo mese. A piazza Annibaliano, invece, il cantiere a cura di Roma Servizi per la Mobilità, è a buon punto: “L’obiettivo è rendere utilizzabili i 270 nuovi parcheggi entro la fine dell’anno”, dice Caracciolo.
La causa del problema, aggiunge l’assessora, “sono le troppe macchine in circolazione. Lo spazio non è infinito, ma già intervenendo sulle opere esistenti e da completare si contribuirà ad alleggerire il problema. L’obiettivo è rivederne anche la gestione per renderla più efficiente e conveniente per i residenti”.
Parcheggi, ma non solo. La nostra scelta – chiude Caracciolo – “prevede la realizzazione della famosa città dei 15 minuti. L’obiettivo è di aumentare l’offerta di trasporto pubblico, razionalizzando quella esistente per creare anche nuovi collegamenti per esempio tra quadranti che attualmente non sono collegati tra loro. Bisogna poi istituire nuove corsie preferenziali”.