23 Gennaio 2020 - 18:16 . FuoriQuartiere . Cronaca

Dalla Santissima Trinità a cappellano di Rebibbia, padre Lucio racconta il carcere

Padre Lucio Boldrin, ex parroco alla Santissima Trinità di via Marchetti, oggi è cappellano del carcere di Rebibbia. Al negozio Kent di viale Somalia, ieri mercoledì 22 gennaio, ha raccontato la sua drammatica esperienza.

Padre Lucio Boldrin

“In carcere non vedo mostri, ma persone povere e sole che vanno aiutate a riprendere le loro vite. Non possono marcire dentro. Oggi Rebibbia è una scuola di rabbia, violenza e delinquenza, dove i carcerati non sono rispettati nei loro diritti e nella loro dignità”. Sono le parole di padre Lucio, parroco per 16 anni alla Santissima Trinità. Erano in tanti ieri, mercoledì 22 gennaio, ad ascoltarlo. Il suo è stato un racconto duro ed emozionante. Padre Lucio, veronese di origine, la domenica alle 12 dice messa a Santa Croce al Flaminio, ma in settimana spende molto del suo tempo al 41 bis, il reparto speciale che ospita i mafiosi.

LEGGI lo speciale (a cura di Antonio Tiso)