“Non si tratta di solidarietà, si tratta di dare una mano. Mi sento un po’ romano anch’io e se la città sta male sto male anch’io”. A parlare è Zafar Ali, 30 anni. Viene dal Pakistan e lavora alla sartoria di viale Eritrea 136 da 5 anni. In questo periodo di emergenza, Ali ha cucito mascherine di stoffa lavabili e le ha appese all’ingresso del negozio. Il prezzo dei presìdi fai da te si aggira intorno ai 3 euro.

“Parlando con i residenti ho constatato che le mascherine costano troppo e si trovano difficilmente – spiega a RomaH24 –. Quelle che faccio io sono riutilizzabili ed economiche, se possono servire le trovate qui”.

L’idea di Zafar Ali è stata accolta positivamente dai cittadini. In molti hanno acquistato le mascherine cucite dal sarto pakistano: “Ho avuto parecchie richieste, qui nel quartiere ho un bel rapporto con tutti, credo che la gente apprezzi la mia passione per questo mestiere – chiosa Ali -. Nel paese da dove vengo la sartoria è un’arte, proprio come in Italia”.