30 Agosto 2018 - 9:37 . Trieste-Salario . Cronaca
Dal dipinto sul tronco ai libri nel mercato, così il quartiere lotta contro il degrado
Quella del quartiere contro il degrado è una guerra di trincea. L’ultima battaglia si è consumata in via Sebino, dove un artista misterioso ha rappresentato uno stagno su quel che rimane di un albero tagliato. Una piccola opera d’arte a cielo aperto, molto apprezzata dai residenti.
Basta fare pochi passi e a via Tagliamento, davanti al civico 55, si trova l’oleandro di Tharaka, il portiere del palazzo. Un oleandro che lui ha dovuto piantare tre volte, perché c’era chi continuava a tagliarlo e strapparlo.
Come non ricordare poi l’iniziativa di Fabio Rizza, l‘orto aromantico? Una piccola oasi, in via Makallè, davanti a Villa Leopardi, che ospita quasi cinquanta piantine, tra spezie, peperoncini, menta e fragoline. Spesso, la natura è la prima arma contro il degrado. Ma secondo Amedeo Valente, il presidente del mercato Trieste di via Chiana, anche i libri possono fare la differenza. Proprio per questo ha creato tre piccole biblioteche all’interno del mercato, dove tutti possono portare e prendere libri. Una biblioteca al posto di un banco vuoto, che avrebbe attirato solo sporcizia e degrado.
Anche l’idea di Tonino Tritarelli è stata accolta con gioia dagli abitanti del Trieste-Salario. Tonino, che abita a piazza Bologna, insieme ai volontari del Comitato decoro urbano del Municipio II, ha attaccato ai pali di via Nomentana alcuni posacenere ricavati da semplici barattoli, con la speranza di non vedere più mozziconi di sigarette per le strade.
Tra orti, piante, libri e disegni, una cosa è certa. Ai cittadini del Trieste-Salario non manca di certo la fantasia per combattere l’incuria, che da anni si è impadronita del quartiere.