31 Marzo 2022 - 7:28 . Africano . Cronaca

Da via Piccinni a via Fibreno, furti e scassi nelle cantine. Di Tursi: “Più controlli e prevenzione”

Una cantina forzata dai ladri in via Mascagni
Una cantina forzata dai ladri in via Mascagni

di Marco Barbaliscia 

Decine di scassi e furti (non tutti andati a segno) nelle cantine di numerosi condominii del Trieste-Salario. Il quartiere è da qualche settimana sotto scacco di alcuni malviventi che, sia di giorno che di notte, si rendono autori di rapine e danni nei palazzi della zona. Le strade dell’Africano sono le più colpite, ma episodi si sono registrati anche in altri quadranti del territorio.

La preoccupazione dei residenti è sfociata sui social, dove un post della pagina Facebook ‘Quartiere Trieste Salario – II Municipio’ si è riempito in poche ore di numerose segnalazioni e più di 80 commenti. Le testimonianze sono sparse nel tempo e raccontano di furti e scassi avvenuti già nel mese febbraio.

Il modus operandi sembra però sempre lo stesso. La conferma arriva dalla polizia di Stato che in questi giorni ha raccolto numerose denunce: “Nella maggior parte dei casi parliamo di scassi, senza che poi si sia effettivamente compiuto il furto”, spiegano. Poi ancora: “Il 29 marzo siamo intervenuti in via Nicolo Piccinni, a seguito di una chiamata che denunciava la presenza di alcune persone che tentavano di entrare nei garage. Giunti sul posto, però, gli agenti non hanno riscontrato nessun danneggiamento”.

Stesso esito per altre tre chiamate pervenute sempre il 29 marzo da via Piccinni, ma in orari diversi, tra le 18:50 e le 20:20. In via Lago di Lesina poi – informa la polizia – “il 26 marzo abbiamo registrato il danneggiamento di nove cantine, ma anche qui senza furti”.

Furti e danni alle cantine, le testimonianze

Gli autori dei crimini sembrano quindi agire mossi anche solo dalla volontà di fare danni, oppure perché in cerca di qualcosa di specifico, come oro o oggetti preziosi. È questo il pensiero di Francesco, proprietario di una cantina in via Nicolo Piccinni danneggiata lo scorso 19 marzo: “Solo nel mio condominio, su 20-25 porte, hanno sfondato le serrature a tutte le cantine, tranne a quattro fortunate”, racconta a Roma H24.

Poi ancora: “Mi sono accorto del danno verso ora di pranzo. Penso che i ladri siano entrati in azione nelle prime ore del mattino, nonostante il palazzo abbia un portiere che abita proprio in prossimità dei locali violati. Sinceramente, ancora non mi spiego come siano riusciti ad entrare. Oltre al portone del palazzo, per accedere alla zona cantine, c’è un’altra porta con chiave a cilindro”.

Anche Francesco non ha subito furti: “Quando sono entrato, la cantina era sottosopra. Hanno rotto tutti gli scatoloni e buttato giù dagli scaffali ogni oggetto presente. Non hanno preso nulla, forse erano alla ricerca di qualcosa di specifico o di valore”, chiude.

Stessa sorte è capitata alla signora Mariagabriella lo scorso 24 marzo, residente in via Lucrino: “I ladri sono entrati nel vano cantine forzando la serratura della porta d’accesso. Hanno rotto alcune delle porte d’ingresso alle cantine dei singoli condomini, ma alla fine non è stato rubato nulla”.

Meno fortunata la signora Barbarella, che porta la testimonianza di un furto: “Sono entrati a metà marzo nel palazzo di mia madre in via Pietro Mascagni”, racconta. “La sua cantina è stata scassinata, ma non sono stata in grado di quantificare il furto. Non è, però, la prima volta che capita”. Altri furti, sempre quindici giorni fa, si sono poi registrati in via Fibreno: “Sono entrati al piano seminterrato e hanno rubato in alcune cantine,” dice Flavia.

Furti e rapine, il punto del consigliere Di Tursi

Patrizio Di Tursi

La situazione è allarmante, ma le istituzioni locali sono pronte ad incrementare la sicurezza nelle strade dei nostri quartieri. Patrizio Di Tursi, consigliere del Centrodestra e vice presidente del Consiglio al II Municipio, porta avanti l’istanza: “I cittadini ci hanno segnalato furti, ma anche rapine in strada. Solo nelle ultime due settimane, due persone sono state derubate degli orologi mentre camminavano per le vie dell’Africano e due casseforti sono state smurate all’interno di altrettanti appartamenti”, dice a Roma H24.

Gli episodi di micro-criminalità nel quartiere sono in aumento: “Analizzando i numeri degli anni passati, possiamo dire che furti e rapine sono in crescita”, spiega Di Tursi. “Un fattore importante è legato all’emergenza Covid: le persone restavano a casa e i tentativi di entrare da parte dei malviventi erano scesi. Con le riaperture e la fine dello smart working, i numeri sono già più che raddoppiati e le denunce sono quasi all’ordine del giorno”.

Di Tursi è pronto a portare una mozione in Consiglio municipale per chiedere azioni preventive e misure di controllo maggiori: “Il tema della sicurezza resta una priorità, e lo dico da militare. Va subito convocato un tavolo con i comandi dell’Arma e della Guardia di Finanza che, tra le altre cose, sono a pochi chilometri dal nostro territorio. Il Municipio, con questi organi nazionali vicini, non può non organizzare un Comitato di sicurezza per disincentivare furti ed aggressioni”.

Al momento – chiude Di Tursi – “non c’è organizzazione. Porterò il tema in Consiglio. Per far diminuire questi episodi servono controlli e prevenzione. Bisogna aumentare il personale sul territorio e che vengano effettuate più verifiche a campione sulle automobili”. La redazione di Roma H24 ha provato a contattare sul tema Francesca Del Bello, presidente del II Municipio, ed è in attesa di una risposta.

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