27 Ottobre 2020 - 12:05 . Africano . Cronaca

Covid, la crisi miete un’altra vittima: addio a Gamboni a viale Libia (dal 1952)

Gamboni
Gamboni

La crisi scatenata dal Coronavirus miete un’altra vittima. Il 24 dicembre chiuderà per sempre il negozio di abbigliamento Gamboni a viale Libia 73. Una bottega storica del nostro quartiere, che aveva aperto addirittura nel 1952.

A darne notizia, a RomaH24, è Andrea Gamboni, titolare dell’attività insieme al fratello Stefano: “È una chiusura definitiva, purtroppo – spiega con grande rammarico -. Già prima del Covid la crisi si era fatta sentire, poi il virus ci ha dato la mazzata finale. Inoltre, il proprietario delle mura del locale sembra abitare su un altro pianeta, vista la somma che continuava a chiedere”.

Ogni volta in cui un negozio storico chiude, il quartiere perde un pezzo della sua identità. E Andrea Gamboni lo sa bene: “Sto avvisando i clienti più stretti che tra due mesi non ci saremo più, è una cosa molto difficile da fare”.

Gamboni

LA CRISI IN TUTTA ROMA
Secondo Confcommercio Roma – associazione di imprese del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Attività Professionali – in tutto si contano chiusure per il 40% dei negozi a partire da marzo: il 25% nel centro e il 15% nel resto della città.

Mentre sono 25 mila i negozi che rischiano la stessa sorte da qui a fine anno. Più colpite le vie dello shopping, senza distinzione tra quartieri.

IL QUARTIERE PERDE LA SUA IDENTITÀ
Gamboni è solo l’ultimo di una lunga lista di negozi storici del Trieste-Salario risucchiati dalla crisi. Tra le più recenti, la pelletteria Soliani, fondata nel 1945. Il negozio di via Alessandria 156 non ha retto al lungo cantiere cantiere Acea e alle conseguenze del Covid-19.

Stessa sorte è toccata al Panificio Lucarelli di via Simeto, aperto nel 1951. I residenti del Trieste-Salario hanno scoperto la fine di un pezzo di storia del quartiere. Un cartello appeso sulla vetrina e poche parole per ringraziare i clienti più affezionati. Il forno aveva aperto nel 1951 e aveva conquistato negli anni la fiducia e l’affetto di molti abitanti del quartiere.

IL PANIFICIO LUCARELLI DI VIA SIMETO

Ad agosto, poi, era stato “il turno” della profumeria Ciano, al civico 94 di via Alessandria. “Una serie di circostanze ci ha messo in grave difficoltà – ha spiegato il proprietario, Giancarlo Ciano –. “Prima le lungaggini del cantiere Acea. Poi il lockdown e infine lo smartworking. Per noi non è diventato impossibile sostenere un affitto elevato. Ci spostiamo in via Domenico Morichini al Nomentano”.

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