20 Settembre 2021 - 7:14 . Trieste . Ambiente

Corso Trieste, ultimatum degli attivisti: “No a spot elettorali, sostituire al più presto i pini abbattuti”

Un pino tagliato a Corso Trieste
Un pino tagliato a Corso Trieste

L’autunno è alle porte e, con esso, si avvicina il periodo ottimale per le piantumazioni. Lo sanno bene gli attivisti del gruppo “Salviamo i pini di corso Trieste”, che non hanno dimenticato i massicci interventi di potatura e abbattimenti portati avanti lungo l’arteria lo scorso maggio.

“Sono poco più di venti i pini da ripiantare nel martoriato viale – spiega Emanuela Migheli, portavoce del comitato –. Il lavoro andrebbe fatto in autunno, dopo aver preparato bene il terreno e dopo un’accurata scelta dei giovani, ma non neonati, pini da acquistare. Il 3 e il 4 ottobre i romani voteranno per rinnovare l’amministrazione della città e dei municipi. Leggiamo nei programmi dei candidati un rinnovato interesse per il verde, per gli alberi, per i pini. Siamo sicuri che fino al probabile ballottaggio non avverrà nulla. Ma dopo, a chi verrà eletto, ricorderemo le promesse e gli impegni presi in campagna elettorale“.

Gli attivisti chiedono di rimpiazzare al più presto “le tristi ceppaie” e annunciano battaglia se questo non avverrà. “I futuri amministratori sono avvertiti – annuncia Micheli – non vi libererete mai di noi, vi scriveremo, telefoneremo, manderemo messaggi ogni giorno fino a che vedremo sparire le tristi ceppaie di corso Trieste”.

Una sponda alla lotta degli attivisti è arrivata dal consigliere Pd del II Municipio, Andrea Rollin: “E io come sempre sarò al vostro fianco: peraltro la cocciniglia è dietro l’angolo e bisogna preservare i pini” ha detto. E da Rita Lattanzi, capogruppo di Italia Viva di via Dire Daua: “Continueremo a dare il nostro contributo con la stessa tenacia di sempre”.

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