19 Febbraio 2022 - 7:26 . Porta Pia . Cronaca
Corso d’Italia, la pulizia dura poco: è (di nuovo) emergenza. Nei sottopassi monopattini ed escrementi
di Marco Barbaliscia
Corso d’Italia (di nuovo) nel degrado. A pochi giorni dalla pulizia effettuata dal Servizio Giardini ed Ama, la situazione è tornata allarmante. Le criticità maggiori si riscontrano nei numerosi sottopassaggi che si susseguono nel tratto tra piazza Fiume e piazzale di Porta Pia. Camminando sotto le imponenti Mura Aureliane si può però constatare come la sporcizia domini il paesaggio anche sui marciapiedi a livello strada.
Decine di bottiglie di vetro, buste di plastica, cartoni: gli angoli tra le mura e tutti i monoblocchi di marmo presenti lungo il marciapiede sono ricoperti da rifiuti. Le mini-discariche scomparse, l’erba tagliata e curata sono le uniche testimonianze rimaste di un passaggio degli operatori Ama avvenuto solo ad inizio mese. I due nuovi cestini in ghisa richiesti dal Municipio non sono ancora stati installati.
La criticità maggiore si registra su corso Italia all’altezza di via Augusto Valenziani: camminando da piazza Fiume, direzione Porta Pia, lo slalom tra i rifiuti porta ad un sottopasso emblema del degrado. Diverse biciclette elettriche e monopattini giacciono abbandonati sui gradini, circondati da rifiuti. Bottiglie, ombrelli, cartacce, ma soprattutto escrementi che rendono l’aria irrespirabile. Dall’alto si può notare anche una perdita d’acqua che ha creato, alla base delle scale, un allagamento.
Corso d’Italia nel degrado: le risposte del Municipio
Ma gli operatori Ama hanno ripulito i sottopassi? La risposta è affermativa e a fornirla è Rino Fabiano, assessore all’Ambiente del II Municipio: “Il sottopasso era stato sistemato, ma i vandali hanno il sopravvento”, dice a Roma H24. E ancora: “La situazione di corso Italia è una chiara testimonianza di come anche la gestione di biciclette e monopattini vada risistemata”.
Una soluzione – dice l’assessore – “è che i responsabili dell’appalto di questi servizi debbano garantire anche lo smaltimento e il recupero di questi mezzi”. Poi chiude: “Come Municipio abbiamo già richiesto un ulteriore intervento per riportare il decoro. Operazioni come queste, da straordinarie, devono diventare ordinarie. Bisogna calendarizzare un giro periodico e costante al fine di evitare che passino mesi tra una pulizia e la successiva”.
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