22 Settembre 2018 - 19:38 . Trieste . Cultura

“Conoscere la città delle persone”, la passeggiata tra le strade del quartiere

Trasmettere la storia, i ricordi, le leggende metropolitane legate al Trieste-Salario. Mantenere viva la memoria dei cittadini. Questi gli obiettivi dell’evento “Conoscere la città delle persone“, la passeggiata tra le strade del quartiere, prevista all’interno di Fabbrica Roma, il festival organizzato per la prima volta quest’anno da Think Green Factory.

Un modo per raccontare la nascita del quartiere, la sua storia, gli episodi più importanti che si sono susseguiti nel tempo. “La memoria è un valore ma anche e soprattutto un dovere civico. Stiamo assistendo a un periodo storico molto buio. Abbiamo l’obbligo di mantenere salda la storia di Roma, ma non la storia classica. La storia delle persone, che rivive tramite i ricordi”. Danno il benvenuto così Irene Ranaldi, dell’associazione culturale “Ottavo colle”, e Anna Pozzali, organizzatrice di Fabbrica Roma, al gruppetto di partecipanti all’evento, quasi tutti cittadini del Trieste-Salario, curiosi di conoscere la storia del proprio quartiere. La costruzione dei palazzi nati per gli impiegati statali, la guerra, la storia di Ugo Forno, gli scontri politici degli anni successivi. L’omicidio di Cecchin, di Paolo di Nella, di Valerio Verbano. Ma anche il Piper, la storica discoteca che ha ospitato gruppi come i Beatles e i Genesis. Queste le storie che racconta brevemente Irene, durante la prima fase della passeggiata.

Successsivamente Fabrizio Forno, nipote di Ugo Forno, guida il gruppo da piazza Verbano al civico 15 di via Nemorense, dove ha abitato “Ughetto“, fino a parco Nemorense, in cui c’è la targa in suo onore, raccontando al gruppo l’eroica storia di suo zio, il dodicenne che nel 1944 si sacrificò per evitare che i tedeschi facessero saltare il ponte ferroviario vicino a ponte Salario. “Questo quartiere è ricco di storia. L’importante è dare voce ai ricordi e trasmetterli per non perderli per sempre”, conclude Fabrizio, salutando il gruppo, con la promessa di organizzare altre passeggiate culturali per il quartiere.

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