29 Maggio 2021 - 7:32 . Porta Pia . Viabilità

Cittadini contro piazza Fiume pedonalizzata: “Un danno”. Caracciolo: “Solo una suggestione”

Piazza Fiume
Piazza Fiume

di Valerio Valeri

La prima fase del processo partecipativo su piazza Alessandria zona 30 è partita a metà maggio e durerà fino all’11 giugno. Cittadini, associazioni e commercianti potranno inviare proposte al Municipio II relative al progetto che prevede la creazione di un’isola ambientale nella zona di Porta Pia. Come prevedibile, si è scatenato il dibattito sui social.

In un post comparso ieri mattina, venerdì 28 maggio, sul gruppo “Quartiere Trieste Salario – II Municipio”, l’utente Roberta Donda ha esortato i residenti a “firmare la petizione popolare per fermare questa ennesima azione a danno della vivibilità dell’area”, in riferimento non specificatamente a piazza Alessandria, ma al “progetto di pedonalizzazione di piazza Fiume, per far defluire il traffico proveniente da Corso Italia su via Sulpicio Massimo”. “Tale intervento – continua il post – andrebbe a stravolgere la mobilità di un intero quadrante urbano della città oltre a rendere difficoltosi gli spostamenti nel quartiere. Finché la città non sarà dotata di una adeguata rete di trasporto pubblico – prosegue il post – , non certo da ritenersi potenziata grazie alla ciclovia in realizzazione e ai monopattini, peraltro non regolamentati e pericolosi, svolgere interventi del genere, unitamente alla riduzione dei parcheggi che già nella zona sono insufficienti, vuol dire adottare politiche a scapito della cittadinanza“.

Interpellata da Roma H24, la presidente della commissione Urbanistica del II Municipio, Valentina Caracciolo, ha smorzato subito i toni facendo chiarezza: “Piazza Fiume è solo un grande sogno – risponde – una suggestione contenuta in una terza ipotetica fase, che ci tengo a specificare non dipende assolutamente dal Municipio, perché ci sono questioni di grande viabilità e trasporto pubblico che necessitano di verifiche e pareri superiori. Il tema principale piuttosto è quello di piazza Alessandria zona 30: lì il Municipio è parte attiva e protagonista, lo vogliamo fare e anche per questo fino all’11 giugno i cittadini possono dare il loro contributo all’interno del processo partecipativo. Devo però ammettere che, ad oggi, di proposte ne sono arrivate ben poche”.

“Tra l’altro – aggiunge Caracciolo – piazza Fiume non fa parte del Pums, il piano urbano per la mobilità sostenibile, mentre piazza Alessandria sì. Bisogna mantenere la calma. Rispondo anche a chi lancia petizioni parlando di trasporto pubblico non sufficiente nella zona di Porta Pia, dicendo che quel quadrante è tra i più e meglio serviti di Roma”.

 

La viabilità su piazza Fiume, nell’idea contenuta nello studio di fattibilità

Leggendo lo studio di fattibilità relativo a piazza Alessandria zona 30, all’interno della fase 3 dell’intervento, si legge che “la proposta è quella di eliminare il traffico di superficie che da Corso d’Italia attraversa piazza Fiume (ricordiamo che il traffico di attraversamento è garantito dal sottopasso) deviandolo in doppio senso di marcia lungo via Sulpicio Massimo oggi percorsa a senso unico. Con questo semplice accorgimento si potrà creare una grande piazza pedonale in continuità e come terminale del sistema a traffico limitato nella Zona 30 individuato come prima fase e realizzando una vera Isola Ambientale. Piazza Fiume così si trasformerà da caotico nodo di traffico in un grande spazio pubblico alle porte del centro di Roma“. Ma, come detto da Caracciolo, al momento è solo una suggestione.