28 Maggio 2022 - 7:12 . Nomentana . Viabilità

Ciclabile Nomentana, aumentano i passaggi di bici ma restano le criticità: “Manca manutenzione”

Un tratto di pista ciclabile di via Nomentana all'altezza di via Capodistria
Un tratto di pista ciclabile di via Nomentana all'altezza di via Capodistria

di Marco Barbaliscia 

Un passaggio sempre più crescente di fruitori, ma ancora (tante) piccole criticità rendono il tragitto – a detta di chi la utilizza – “poco sicuro”. La ciclabile Nomentana è una delle principali arterie della mobilità dolce sul territorio di Roma Capitale. Inaugurata nel luglio 2019 dall’allora sindaca Virginia Raggi, la pista corre sulla consolare per 4 chilometri, da Porta Pia sino a Montesacro.

Tra due mesi si festeggiano i tre anni di vita, ma in che condizioni si trova la ciclabile? Guido Fontani, presidente del comitato ‘Ciclabile Nomentana’, ne monitora lo stato dagli albori: “Cerchiamo di tenere alta l’attenzione su un’opera stradale importante. La realizzazione di questa pista ha rappresentato il là ad un investimento sempre più oneroso per costruire nuovi tratti di ciclabile su tutta Roma”, spiega a Roma H24.

Ciclabile Nomentana, cosa non va secondo i fruitori

Viaggiare in bicicletta sulla ciclabile Nomentana, nonostante la presenza dei cordoli, è però ancora pericoloso. “Sono passati quasi tre anni, ma interventi di manutenzione seri sulla pista non ve ne sono mai stati”, dice Fontani. Che aggiunge: “In molti tratti la ciclabile presenta avvallamenti, buche, erbacce e semafori che funzionano ad intermittenza, senza parlare delle macchine che vi parcheggiano sopra impedendo alle biciclette di passare. La pista non è stata mai riverniciata”.

A questi – sottolinea Fontani – “si aggiungono problemi di progettazione non indifferenti. Un esempio è il punto critico a Batteria Nomentana. Invece di proseguire dritta, all’altezza di via Tembien, bisogna attraversare la Nomentana e poi proseguire lungo via Val d’Aosta invece di andare diretti verso piazza Sempione”.

Lo stesso problema lo si riscontra all’apice opposto. A Porta Pia la ciclabile termina davanti al Ministero delle Infrastrutture: “C’è un progetto, denominato ‘La rotatoria del Bersagliere‘, che vorremmo vedere attuato. Il piano prevede l’abbattimento del sistema semaforico a Porta Pia per fare una rotatoria. Questa consentirebbe alla ciclabile di via Nomentana di collegarsi a quella delle Mura Aureliane e di via XX Settembre”, spiega Fontani.

Il totem contabici

Il totem contabici

Criticità e problemi, ma la ciclabile Nomentana è sempre più usata dai ciclisti. La conferma arriva dal ‘totem contabici’, il sensore elettronico che registra il traffico sulle due ruote e ne fornisce una stima esatta. L’apparecchio è stato installato lo scorso anno su via Nomentana, all’altezza dell’intersezione con le vie Reggio Emilia e dei Villini. Solo nella giornata di mercoledì 25 maggio, il totem ha registrato il passaggio di 694 biciclette, per un totale di 153.434 bici dal 1° gennaio 2022 ad oggi.

Nei primi mesi – ricorda Fontani – “il contatore si fermava sotto il centinaio di passaggi al giorno, oggi si arriva quasi a mille. Nei weekend e nelle domeniche si raggiungono anche a 2000, 3000 passaggi. Questo vuol dire che la ciclabile è sempre più conosciuta. Ogni bicicletta in più è una macchina in meno che contribuisce a diminuire l’inquinamento ed il traffico”.

Ciclabile Nomentana, le criticità secondo chi la percorre

Pensieri e parole condivisi anche da alcuni ciclisti intercettati su via Nomentana. Quando la percorro – racconta Lorenzo – “capitano spesso deviazioni pericolose per lavori e per i quali non viene mai studiato un percorso alternativo sicuro per le biciclette. Il tracciato è sempre stato un po’ ‘ballerino’, e i sempre più numerosi monopattini che vi sfrecciano, a volte, possono rappresentare un pericolo”.

Una volta – ci dice infine la signora Paola – “ho affittato la bicicletta elettrica per provare la ciclabile. Vedevo, infatti, molte biciclette transitare sulla corsia delle automobili invece che sulla pista e non ne capivo il perché. In effetti, ho constatato che la pista presenta buche e avvallamenti che rendono poco piacevole il passaggio”.

L’infrastruttura – chiude il presidente del comitato – “è fatta bene e rappresenta un’opera importante per la mobilità dolce di Roma. Quello che vorremmo è che fosse tenuta in miglior stato e resa più sicura per le migliaia di ciclisti che ogni giorno la percorrono”.