Tredici giorni. Tanto è passato da quando, lo scorso 24 ottobre, alunni, genitori e insegnanti dell’istituto per sordi “Antonio Magarotto”, avevano esultato per il sopralluogo condotto dalla polizia locale e dal direttore dei lavori della pista, l’ingegnere Danilo Risoldi. Dal controllo era emersa la necessità di una segnaletica verticale sulla Ciclabile Nomentana, che indicasse la presenza della scuola. Ma, dopo quasi due settimane, non è cambiato nulla.

“Non pretendiamo che i cartelli vengano installati dall’oggi al domani – aveva spiegato a RomaH24 Stefano Pontecorvo, papà di due alunni dell’istituto – ma che almeno venga chiuso il tratto della ciclabile che passa davanti all’ingresso e che non è ancora stato inaugurato, quindi dovrebbe essere inaccessibile ai ciclisti”.

E, ad oggi, Pontecorvo ribadisce il concetto: “Nessuna misura precauzionale è stata presa per la ciclabile”, dice. E non c’è modo di “collaborare” con i ciclisti. “Sono troppo prepotenti – racconta – e si ostinano a suonare il campanello e urlare insulti per segnalare il loro passaggio, senza pensare che stanno transitando davanti a un edificio frequentato per la maggior parte da sordi”.