7 Agosto 2018 - 16:39 . FuoriQuartiere . Cronaca

Cento detenuti per la manutenzione stradale. Prima Rebibbia, poi il Trieste-Salario

Cento detenuti, ritenuti a bassa pericolosità, per garantire la manutenzione stradale di Roma. A settembre il via nel quartiere di Rebibbia, nel IV Municipio, per il progetto si allarga a macchia d’olio nel resto della città, compreso il Trieste-Salario. E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato tra Autostrade per l’Italia, Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria), Roma Capitale e ministero della Giustizia, chiamato “Mi riscatto per Roma”, presentato questa mattina in Campidoglio insieme alla sindaca Virginia Raggi e al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

Il progetto punta a coinvolgere i detenuti che si occuperanno del ripristino della segnaletica orizzontale, della pulizia dei tombini otturati e della riqualificazione dell’asfalto. Si inizierà con dieci elementi, selezionati dalla direttrice del carcere di Rebibbia, Rosella Santoro, ma l’obiettivo è quello di “arruolarne” un centinaio.

Cosa cambierà per il Trieste-Salario? Per il momento, il quartiere resterà alla finestra. Non è stato ancora stilato un elenco delle strade dove interverranno i detenuti. Stando a quanto dichiarato a RomaH24 da Gabriella Stramaccioni, Garante dei detenuti, “i lavori di manutenzione partiranno dalla zona del carcere di provenienza, quello di Rebibbia, nel IV Municipio. Poi, il progetto si allargherà a macchia d’olio sul resto di Roma”. Compreso il nostro quartiere.

Questo sarà reso possibile dalla collaborazione con Autostrade per l’Italia, che organizzerà corsi di formazione e fornirà ai detenuti il materiale e i macchinari necessari ai lavori.

“È importante dare a queste persone una seconda chance, aiutandole a reintrodursi all’interno della società nella quale torneranno a vivere – spiega la sindaca Raggi – Esattamente come abbiamo fatto lo scorso anno durante il progetto sperimentale per la cura del verde di Roma, che aveva riscosso molto successo”. Mentre il ministro Bonafede, sapendo qual è l’argomento che preme di più ai cittadini romani, scherza: “Forse sarà la volta buona che verrà risolto, o almeno migliorato, il famigerato problema delle buche di Roma”.

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