1 Luglio 2021 - 7:28 . Salario . Cronaca

Casale della Finanziera a Villa Ada, Del Bello: “Raggi ancora non ha emesso il bando”

Il cancello del Casale della Finanziera
Il cancello del Casale della Finanziera

Quarantuno edifici, di cui 11 solo nei 160 ettari di Villa Ada. E’ il patrimonio storico architettonico del II Municipio, come ricorda la presidente Francesca Del Bello, che su Facebook attacca la giunta capitolina guidata da Virginia Raggi per le tempistiche con le quali opera nella riqualificazione di tale patrimonio.

Il casale della Finanziera a Villa Ada

“A Villa Ada sono partite da pochissimi giorni le indagini preliminari e gli interventi necessari a predisporre l’area esterna al Casale della Finanziera al restauro, si spera prossimo e messa in sicurezza dell’edificio”. Un investimento che per quanto riguarda l’edificio in questione sarà di circa 500.000 €, mentre per tutte le dimore storiche del parco la cifra stanziata è di 740.625 €. “Ma il bando di gara, annunciato dalla sindaca a fine maggio di quest’anno, non è stato ancora emesso” precisa la presidente.

“Ragionevolmente – continua Del Bello – tra emissione del bando, aggiudicazione della gara e lavori, il bene non sarà restituito alla cittadinanza prima della fine del 2023, ad essere ottimisti. Se si pensa poi che la genesi degli interventi sul Casale della Finanziera va ricercata nell’attività di un ‘gruppo interdipartimentale’ (istituito senza coinvolgimento né della cittadinanza né del Municipio) il 20 settembre 2019, contiamo ben 4 anni per la realizzazione di un intervento giudicato semplice dalla stessa commissione di valutazione”.

Insomma, una lunga attesa di cui ancora non si vede esattamente la fine. “Ricordiamo che il gruppo aveva l’obiettivo di valutare ‘un progetto di fattibilità tecnica ed economica per i lavori di restauro e di messa in sicurezza degli edifici di Villa Ada’ – ricostruisce la mini sindaca del II, che si ricandiderà alle elezioni di ottobre – e ritenendo il restauro del Casale della Finanziera (vandalizzato più volte, una delle quali documentata nel 2018 da Roma H24, ndr) di più semplice attuazione rispetto a quello di altri manufatti all’interno della villa, deliberò di iniziare dal restauro di quest’ultima per fornire un forte segnale di ripresa di attività su Villa Ada“.

Atti vandalici al Casale della Finanziera nel 2018

Del Bello, però, si chiede se sia possibile affrontare il problema in questa maniera, ovvero una dimora alla volta.  “E’ evidente che questo modo di procedere non solo non ottimizzi tempo e risorse – denuncia – , ma non permetta di agire nell’ottica e nella visione più ampia di gestione con cui si dovrebbero approcciare le nostre ville, un sistema complesso che unisce patrimonio ambientale, arboreo, faunistico, storico e architettonico e che proprio per questo vedono coinvolti disparati soggetti, ciascuno per la propria area di competenza: dipartimento ambiente per la gestione del verde, sovrintendenza capitolina per gli edifici e per gli arredi, il Simu (sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana, ndr) per le fontane e spesso insieme alla sovrintendenza, solo per nominarne alcuni”.

La proposta di Del Bello per dare una svolta alla gestione e manutenzione delle ville storiche e degli edifici che custodiscono è quella di istituire una figura giuridica unica “un coordinatore, un direttore di villa o di più ville se piccole, su cui far confluire il coordinamento delle varie funzioni e della partecipazione cittadina e che abbia la responsabilità delle risorse necessarie per la valorizzazione della villa nel suo insieme e nel rispetto della sua ‘vocazione naturale e territoriale’ al servizio della cittadinanza”.

“Anche il più bel progetto di restauro di un singolo manufatto – conclude Del Bello – non può prevedere che si lasci nel degrado tutto il resto, senza un’idea partecipata su come utilizzare l’immobile e come garantirne la fruizione, la gestione e la manutenzione. Chiediamo comunque alla sindaca di emettere al più presto il bando di gara per l’assegnazione de lavori per il Casale della Finanziera”.