26 Settembre 2022 - 13:09 . Trieste-Salario . Cronaca

Elezioni politiche, i risultati nel nostro territorio: Mennuni (FdI) in Senato, Ciani alla Camera salva il centrosinistra

Il Senato della Repubblica
Il Senato della Repubblica

Se a livello nazionale a trionfare alle elezioni politiche del 25 settembre è stata Giorgia Meloni, con Fratelli d’Italia primo partito al 26% e la coalizione di centrodestra al 44%, nel nostro territorio gli elettori hanno, in parte, votato diversamente.

Tra i sette collegi della Camera in cui è divisa la Capitale, l’unico in cui il Pd è riuscito a imporsi come prima forza politica è il collegio uninominale I, di cui fanno parte i Municipi I e II e le zone urbane di Ostiense, Valco San Paolo e Garbatella. Qui a trionfare è stato Paolo Ciani. A lui il 38,42% dei voti, Maria Spena di Forza Italia si ferma al 30,83%. Elena Bonetti per il Terzo Polo ottiene il 16,71, mentre il candidato grillino Livio De Santoli si attesta al 9,04%. “Cari amici, grazie – è il commento che Ciani ha pubblicato sulla sua pagina Facebook –. Nel cuore di Roma abbiamo vinto (bene) e in una notte buia per tanti motivi possiamo dire che un raggio di sole c’è stato. Grazie di cuore a tutti: lavorerò con voi per la nostra città e il nostro Paese!”.

Paolo Ciani

Diverso il discorso per il Senato: nel collegio uninominale  Lazio – 02 (che comprende i Municipi I, II, XI, XII, XIII, XIV, XV) a trionfare è Lavinia Mennuni di Fratelli d’Italia, che si è aggiudicata il 36,4%. Mentre Emma Bonino, candidata del centrosinistra, si ferma al 33,2% e Carlo Calenda, candidato del Terzo Polo, al 14%. “Una grande soddisfazione aver vinto, in un collegio difficilissimo per il centro destra, la sfida con due leader, come la Bonino e Calenda – dichiara Mennuni –. Una vittoria costruita sui valori che da sempre porto avanti grazie a programmi chiari, una condotta coerente e grazie soprattutto alle tante persone con le quali da oltre 25 anni condivido un percorso umano e politico, in particolare in questa parte della città di Roma”.

Lavinia Mennuni

Per quanto riguarda l’affluenza, nel nostro Municipio ha votato il 72.47% degli aventi diritto, il dato più alto dei 15 Municipi di Roma, superiore alla media della città di Roma (65,33%) e a quella nazionale (64%).

Nel “day after” esultano i rappresentanti del centrodestra, mentre il centrosinistra recita il mea culpa e auspica una immediata reazione in vista del prossimo appuntamento elettorale: le regionali.

Il forzista Patrizio Di Tursi, vicepresidente del II Municipio, commenta: “Siamo molto soddisfatti, è andata molto, molto bene. Adesso ci aspettiamo che la presidente Meloni coinvolga presto i territori per il suo progetto. Personalmente mi aspettavo questi numeri, ho fatto campagna elettorale non soltanto a Roma ma anche in altre regioni come l’Emilia Romagna dove alcuni seggi, per la prima volta, sono stati vinti dal centrodestra. Avvertivo molto in giro quest’aria di forza della nostra coalizione, i risultati lo hanno dimostrato”.

Commenta i risultati anche Andrea Alemanni (Pd), presidente della commissione commercio di Roma Capitale e residente storico del II Municipio, di cui è stato anche vicepresidente: “Un risultato che deve farci riflettere. Anche a Roma. Sono felice per Roberto Morassut che meritava il risultato (vittorioso al collegio uninominale della Camera Uo 4, ndr). Ovviamente ora però non possiamo mai più pensare di andare divisi. Ci aspettano elezioni regionali nelle quali il dato del Lazio dice che uniti battiamo la destra. Abbiamo gli amministratori migliori. Utilizziamoli.”

Il democratico Rino Fabiano, assessore all’Ambiente del II Municipio, affida in forma un po’ dialettale a Facebook il suo pensiero: “Era dai tempi della rottura tra Salvini e Cinquestelle che mannamo avanti st’agonia. Mò hanno vinto e Salvini siamo riusciti a sostituirlo con la Meloni…. e chi ha perso sò tutti gli altri nessuno escluso! Dateve pace e ricominciate a lavorare con umiltà, magari per le persone e non per voi stessi. Tripli incarichi, pance piene, imboscati, puzza sotto al naso, antifascisti di maniera, disagiati che fanno i guru, anche basta. Tempo davanti ne abbiamo, ci vogliono cuore, cervello e lavoro sui territori, no perditempo”.