13 Febbraio 2021 - 16:00 . FuoriQuartiere . Consigli

Disturbi intimi: la dottoressa Carrera della Santa Famiglia spiega come riconoscere e curare il lichen sclero-atrofico

Prurito intimo, bruciore e perdite sono disturbi molto diffusi nella popolazione femminile ma spesso, proprio a causa della loro natura, vengono percepiti dalle donne che ne soffrono come motivo di imbarazzo, e vengono per questo ignorati o sottovalutati. Il lichen sclero-atrofico (LSA) è una patologia infiammatoria cronica molto diffusa ma poco conosciuta, che interessa la cute e le mucose prevalentemente dell’area ano-genitale. Si presenta con maggior frequenza nel sesso femminile. In questo approfondimento la dottoressa Manuela Carrera, dermatologa della Casa di Cura Santa Famiglia, spiega quali sono le cause di questa patologia più diffusa di quanto si creda, quali sono i sintomi che possono far scattare l’allarme e, soprattutto, le possibili cure.

Lichen sclero-atrofico: un nome complicato per una patologia in realtà molto diffusa. Quali sono i sintomi più comuni e per quale motivo spesso non viene riconosciuta?

Il lichen sclero-atrofico è una patologia infiammatoria cronica che colpisce sia la cute sia le mucose. Nonostante possa interessare anche sedi cutanee extragenitali, il lichen sclerosus si manifesta con maggior frequenza a livello genitale. I sintomi più comuni sono prurito, bruciore e dispareunia, il dolore che si prova durante il rapporto sessuale. In realtà non si tratta affatto di una patologia rara ma purtroppo viene spesso diagnosticata tardivamente, sia perché le pazienti sottovalutano i sintomi iniziali, sia perché la diagnosi clinica può risultare particolarmente complicata, soprattutto nella fase inziale del disturbo. Spesso i sintomi come prurito e bruciore vengono interpretati come segnali di una micosi o di una dermatite da contatto, e come tali vengono trattati.

Quanto è importante quindi una diagnosi precoce per contrastare questa patologia?

Moltissimo. La diagnosi precoce è fondamentale per rallentare il decorso della patologia e prevenire le conseguenze della sclerosi e dell’atrofia che portano alla fusione delle piccole e grandi labbra. Le conseguenze più gravi, se non si interviene tempestivamente, possono arrivare fino alla distruzione delle piccole labbra, al restringimento dell’ostio vaginale e alla formazione di ragadi. Dobbiamo anche ricordare che il lichen sclerosus può essere un fattore di rischio per lo sviluppo del carcinoma vulvare.

Ha detto che il lichen sclero-atrofico colpisce soprattutto le donne. Qual è l’incidenza nella popolazione femminile?

Molto alta. Nella popolazione globale il lichen ha un’incidenza stimata dal 3-15% e nell’80% dei casi colpisce le donne piuttosto che gli uomini, in particolare nell’infanzia e nell’età della menopausa. Ecco perché è molto importante non sottovalutare i sintomi e rivolgersi subito a uno specialista.

Quali consigli può dare a una donna che soffre di questo disturbo?

Il mio primo consiglio è di agire velocemente. La paziente che presenta prurito, bruciore, difficoltà nei rapporti non deve sottovalutare i sintomi e recarsi dal dermatologo e dal ginecologo per una corretta valutazione. Data la natura complessa di questo disturbo, l’approccio deve essere assolutamente multidisciplinare, per curare ogni aspetto della malattia. È proprio per far fronte a simili problematiche e per offrire alle pazienti un supporto completo che la Casa di Cura Santa Famiglia ha creato il servizio “Donne al Centro”. Una volta che il lichen sclero-atrofico è stato diagnosticato, sottoporsi a controlli regolari è essenziale. Non bisogna abbandonare le terapie ai primi miglioramenti. Le terapie che si utilizzano in questo caso sono a base di corticosteroidi ed antiossidanti (in particolare la vitamina E) sia topici, cioè applicati direttamente sulla pelle, sia sistemici, assunti per via orale o iniettati direttamente nella circolazione sanguigna.

Dal mese di dicembre, su iniziativa della manager Donatella Possemato, la Casa di Cura Santa Famiglia ha avvitato il progetto “Donne al Centro“, un ambulatorio interdisciplinare che offre alle pazienti un’assistenza completa, dal dermatologo al ginecologo. “Un servizio per le donne composto da donne – racconta la dottoressa Bruna Coen, responsabile dell’ambulatorio – Siamo un gruppo di specialiste in diverse discipline, una squadra per la prevenzione delle principali problematiche femminili nelle diverse fasi della vita di una donna, dalla pubertà alla menopausa”.

“Un esempio è proprio il lichen sclero-atrofico – continua la dottoressa – Viene spesso diagnosticato dal ginecologo cui le donne si rivolgono per un prurito nell’area genitale, spesso intrattabile, e poi gestito dal dermatologo, le cui cure andranno seguite con grande costanza”.

La Casa di Cura Santa Famiglia si trova in via dei Gracchi, 134. Per avere informazioni o prenotare una prestazione sanitaria si può scrivere a info@cdcsantafamiglia.it oppure chiamare il numero 06 32 83 31.

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