30 Dicembre 2022 - 11:23 . Trieste . Cronaca
Botti di Capodanno illegali, sequestro nel quartiere. Denunciato il titolare di un casalinghi
Maxi sequestri della polizia di Stato, su tutta la provincia di Roma, di materiale pirotecnico illegale. Con l’avvicinarsi del Capodanno cresce l’offerta di fuochi d’artificio che, non sempre, rispondono alle norme che mirano a tutelare la sicurezza dei cittadini.
La questura, proprio per contrastare questo fenomeno, già da alcuni giorni sta monitorando le reti di vendita, sia quelle tradizionali come negozi e bancarelle, sia quelle online. In un negozio di Acilia sono stati sequestrati 8 cartoni di raudi, fumogeni, petardi, batterie e altro materiale pirotecnico illegale per un peso lordo totale di circa 600 chilogrammi, di cui 200 di massa attiva esplodente. Il personale specializzato del nucleo artificieri ha provveduto alla distruzione del materiale pirotecnico. Il titolare dell’attività è stato denunciato.
Ai Castelli Romani sono stati sequestrati circa 50 chilogrammi di materiale altamente pericoloso. Un ragazzo, facendo “base” in un bar gestito dalla famiglia, vendeva materiale pirotecnico pubblicizzandolo su una piattaforma social.
Usava invece uno dei sistemi di messaggistica più sofisticati un giovane che, dopo aver ricevuto l’ordine dal cliente, consegnava la merce alla sua residenza alla Garbatella. Durante la perquisizione sono stati sequestrate 23 batterie da lancio, veri e propri fuochi d’artificio, da 100 colpi ciascuna.
I controlli hanno riguardato anche alcune attività commerciali: nel quartiere Trieste, in un negozio di casalinghi, gli agenti del II distretto Salario-Parioli hanno trovato e sequestrato circa 30 chili di ordigni pirotecnici di categoria non vendibile.
Fondamentale il ruolo degli artificieri della polizia di Stato a cui spetta il delicato compito di mettere in sicurezza tutto il materiale sequestrato non prima di averlo valutato e classificato. Il giovane della Garbatella e i rispettivi titolari dei 2 negozi, sono stati denunciati alla magistratura per violazione dell’articolo 678 del codice penale – fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti – il giovane dei Castelli è stato denunciato anche per la fabbricazione, il trasporto, la detenzione e la successiva immissione sul mercato di prodotti esplodenti.