11 Novembre 2018 - 12:20 . FuoriQuartiere . Cronaca

Assoluzione Raggi, il penalista spiega la formula utilizzata dal giudice

Assolta  perchè il fatto non costituisce reato. Questa è la formula utilizzata ieri dal giudice monocratico del Tribunale di Roma Roberto Ranalli per assolvere la sindaca Virginia Raggi dall’accusa di falso in atto pubblico. Ma cosa significa con esattezza? A spiegarcelo è Luca Cococcia, avvocato penalista che lavora da oltre 20 anni nel Trieste-Salario: “Tra le formule assolutorie previste dal codice di rito, normate dall’art. 530, vi è quella nella quale l’imputato viene assolto poiché il fatto non costituisce reato. Ciò significa che la condotta o azione è stata effettivamente posta in essere dal soggetto agente ma che tuttavia, per mancanza dell’ elemento oggettivo  o soggettivo, la legge non lo punisce come reato, oppure, seppur preveduto, l’agente lo commette in presenza di una causa di giustificazione, come la legittima difesa o lo stato di necessità. Parimenti tale formula può essere utilizzata nei reati colposi quando l’agente non poteva fare nulla per evitarlo”.

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