11 Dicembre 2020 - 16:33 . Trieste-Salario . Personaggi
Antonello Venditti e quell’aneddoto su Paolo Rossi la notte dopo il trionfo Mundial
Tutta l’Italia sportiva piange Paolo Rossi, l’attaccante della Nazionale campione del mondo del 1982, scomparso nella notte all’età di 64 anni per un male incurabile. Per generazioni di ragazzi è stato semplicemente Pablito, l’eroe di quell’edizione spagnola del Mondiale, capocannoniere di quell’Italia trionfante e protagonista di partite memorabili, come quella sfida al Brasile risolta con una sua tripletta.
Un eroe sportivo celebrato anche da Antonello Venditti nella sua celebre “Giulio Cesare“, la canzone dedicata al liceo del Trieste-Salario dove ha studiato. E l’artista sul suo canale Facebook non ha dimenticato questo suo “eroe”. Oltre a una foto con Paolo Rossi, ha voluto regalare ai suoi fan un video speciale girato durante uno dei suoi Tour, in cui dopo essersi esibito con la sua “Giulio Cesare” ha fatto salire sul palco l’ex bomber azzurro.
Un momento davvero molto bello, in cui Paolo Rossi svela la sua passione per le canzoni del cantautore romano: “Sentivo le sue canzoni da quando avevo 15 anni. E poi a quei Mondiali dell’82 ci ha portato anche fortuna“. E ha raccontato un aneddoto particolare: “Io ero in camera con Antonio Cabrini e avevamo solo una cassetta ed era l’album di Antonello ‘Sotto la pioggia’. E per quaranta giorni in stanza abbiamo ascoltato solo lui”.
Ma anche Venditti ha voluto ricordare in quel momento una storia davvero unica che lo ha visto protagonista con Paolo Rossi: “Quando tornarono gli azzurri dalla Spagna con la coppa, passammo una notte a festeggiare a casa di Gianni Minà. A un certo punto, erano oltre le tre di notte, prendo Paolo (Rossi, ndr) e Marco Tardelli e li faccio salire sulla mia macchina truccatissima e siamo andati dalla Cassia prima al Gianicolo e poi a Trastevere, tutto in cinque minuti, praticamente sotto casa mia. All’epoca lì c’era una stazione dei taxi. I tassisti a quell’ora si erano messi a giocare a pallone. Noi scendemmo dall’auto e ci mettemmo a giocare con i tassisti. Quindi la scena era di me, Tardelli e Paolo Rossi che giocavamo con loro, 24 ore dopo che avevano vinto al Bernabeu la Coppa del Mondo. Tanto che uno di quelli che consegna i giornali alle edicole passa, ci vede, ci riconosce e ci manda a quel paese”.
Un video davvero molto bello, che si conclude con una dedica speciale di Rossi per Venditti: “Gli sportivi e i grandi artisti come Antonello sono accomunati da un particolare: tutti regalano grandi emozioni e lui ce ne ha regalate tante”. Di sicuro un ricordo che il cantautore romano si porterà sempre dietro.
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