19 Febbraio 2020 - 8:40 . Trieste-Salario . Cronaca
Amnesty bloccata dalla Questura, oggi il sit-in simbolico per Zaki fuori Villa Ada
Oggi, alle 16.30, era previsto un sit-in fuori Villa Ada davanti all’Ambasciata d’Egitto. L’appuntamento con Amnesty, per protestare e chiedere a gran voce la scarcerazione di Patrick Zaki, ha ricevuto lo stop dalla Questura di Roma per motivi di sicurezza. Ma il sit-in ci sarà ugualmente, simbolico e a cui prenderanno parte i rappresentanti delle diverse associazioni per i diritti umani.
Niente Villa Ada, quindi. Il motivo per cui tutto il quartiere avrebbe voluto partecipare è per far sì che questa storia non abbia lo stesso finale di quella di Giulio Regeni. Lo scorso 12 febbraio, l’artista Laika aveva affisso sulle mura del grande parco un poster in cui Regeni abbracciava Zaki dicendo “Stavolta andrà tutto bene“. L’immagine è stata lì solo due giorni, strappata via il 14 febbraio. Ma i romani avranno comunque una nuova occasione per poter poter far sentire la loro voce: domani 20 febbraio, alle 18.30 al Pantheon, è il nuovo appuntamento per rinnovare la richiesta di rilascio immediato.
Lo studente egiziano, che si trovava in Italia per frequentare un master all’Università di Bologna, è stato incarcerato il 7 febbraio in Egitto con le accuse di diffusione di notizie false, incitamento alla protesta e istigazione alla violenza e ai crimini terroristici.
LEGGI l’intervista a Laika nello speciale (a cura di Roberta Bonetti)
LEGGI perché è stato negato il sit-in a Villa Ada per Zaki
LEGGI la news delle nuova affissioni in Villa Ada dopo la scomparsa del poster
LEGGI lo speciale sul sit-in davanti all’Ambasciata d’Egitto (a cura di Daniele Galli)
LEGGI la news della rimozione del poster
GUARDA le foto del poster di protesta apparso sulle mura di Villa Ada
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