25 Agosto 2018 - 15:06 . Coppedè . Cultura
L’esoterismo di Coppedè, ieri la visita guidata dell’associazione Calipso
Un cammino nel tramonto capitolino. Ha seguito questo percorso ideale la visita guidata dell’Associazione Culturale Calipso nel quartiere Coppedè ieri sera, venerdì 24 agosto. A partire dalle ore 21, più di una trentina di appassionati d’arte hanno preso parte all’escursione notturna che ha mostrato i dettagli nascosti dei vari edifici della storico quartiere capitolino.
“Non abbiamo fatto pagare nulla perché reputiamo che la cultura debba essere aperta a tutti”, ha premesso la guida Isabella Leone, prima di addentrarsi nel cuore della visita: la ricerca del Santo Graal. Infatti il percorso, di circa un’ora e mezza, è stato disegnato per mostrare quel lato spirituale del geniale architetto fiorentino che è culminato proprio in un ipotetico calice sito proprio al centro di Piazza Mincio. “Secondo alcuni miei studi di arche-astronomia – ha dichiarato la giovane guida romana – la fontana delle Rane potrebbe essere il Santo Graal”. La tesi è confermata proprio dal piano urbanistico che lega via Dona allo spiazzo centrale, che crea un azimut (angolo formato dal piano verticale passante per un astro con il piano meridiano del luogo d’osservazione) legato alla notte del 5 Aprile 1917, quando cadeva proprio il giovedì santo.
Le suggestioni esoteriche, purtroppo, non possono essere verificate, dato l’ermetismo di Coppedè, ma sono state arricchite dalla guida con la presentazione di altri simboli sul sentiero, dall’ipotetica forma a rosone del lampadario sotto l’arco ai richiami al Signore, dal contrasto degli opposti nelle torri esterne fino alla loro unione man mano che ci si avvicini nel cuore del quartiere. La visita si è conclusa con il buio della notte, ma è stata in grado di suscitare interesse e curiosità per un’artista che, secondo Isabella Leone, “non basterebbe una vita per scoprirlo”.