26 Agosto 2021 - 7:35 . Trieste-Salario . Degrado

Alberi pericolanti, erba incolta e cespugli alti due metri: da via Po a via Archiano il quartiere è una giungla

La vegetazione cresce rigogliosa in via Archiano, zona Villa Ada
La vegetazione cresce rigogliosa in via Archiano, zona Villa Ada

Erba che cresce rigogliosa sui marciapiedi, cespugli veri e propri che occupano il passaggio costringendo i pedoni a scendere in strada o a fare lo slalom, alberi ripiegati su se stessi fin quasi a toccare terra, rami pericolanti e fronde che occultano segnali stradali e semafori. La manutenzione del verde lungo le strade dei nostri quartieri sembra non avvenire da lungo tempo e le segnalazioni si susseguono quasi quotidianamente.

A via Archiano e in via di Villa Ada le piante invadono il passaggio e impediscono il transito pedonale: a mettercisi sono anche le alberature private, i cui rami crescono senza ostacoli fino ad invadere il passaggio pubblico. Per chi esce da Villa Ada sembra di rientrare in un parco urbano, con la natura che si è gradualmente ripresa i propri spazi occultando segnali stradali e marciapiedi.

Spostandosi di zona, ma sempre al Trieste-Salario, l’elegante via Po è un susseguirsi di cespugli incolti e alberi pericolanti abbandonati a se stessi, segnalati da residenti esasperati che vedono la loro strada, un tempo tra le più signorili, degradarsi ogni giorno che passa.

Eppure nel settembre 2020 Roma Capitale aveva annunciato un maxi-appalto da 48 milioni di euro, frutto di un accordo quadro su base triennale, che prevedeva interventi in numerosi quadranti della città,  mentre a marzo scorso è partito quello ancora più grande da 60 milioni per il verde verticale. 

Una lettura dell’emergenza l’aveva fornita Giovanni Caudo lo scorso maggio in un post Facebook. Il presidente uscente del III Municipio e capolista di Roma Futura alle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre, spiegava che “dal primo gennaio di quest’anno le competenze per il diserbo sono passate dall’Ama ai Municipi. Un’idea della sindaca Raggi, che ha tolto la competenza alla municipalizzata che non brillava certo per efficienza. Un passaggio di funzioni e di competenze sostenuto con un trasferimento di risorse economiche che è di sole 120 mila euro per tutto l’anno”.