8 Ottobre 2021 - 7:12 . Trieste . Ambiente

“Alberi di qualità e endoterapia”: le richieste degli attivisti per i pini di corso Trieste

di Marco Barbaliscia 

L’autunno è la stagione delle piogge e della messa a coltura delle nuove piante. Tra le strade del II Municipio che negli ultimi mesi hanno subito interventi massicci sul verde figura corso Trieste. Lo scorso maggio, infatti, diversi pini sono stati abbattuti o potati, cambiando radicalmente il paesaggio della zona. Un tema molto caro ai residenti e, in particolar modo, al comitato ‘Salviamo i pini di corso Trieste’.

Il gruppo di attivisti, presente anche su Facebook, chiede che l’arteria mantenga la sua identità. Emanuela Migheli, portavoce del comitato, ha seguito sin dall’inizio l’annosa vicenda dei pini di corso Trieste ed ora si proietta ai prossimi passi: “Attendiamo al varco l’esito delle elezioni”, assicura a Roma H24. Poi aggiunge: “Ci aspettiamo sicuramente maggiore dialogo con i politici”.

Pini Corso Trieste
Pini Corso Trieste

Sono due i temi caldi che, ad oggi, ruotano attorno alla vicenda: la salvaguardia degli alberi ancora in piedi e  l’installazione di nuovi pini in sostituzione di quelli abbattuti. In queste settimane si sta infatti diffondendo la cocciniglia, terribile parassita killer dei pini che ha già creato danni al Verano e nel quartiere Nomentano. Una situazione ben nota anche a Migheli: “E’ stato fatto un primo trattamento, ma nessuno ne ha verificato l’esito. Prima dell’inverno, poi, andrebbe effettuata una seconda somministrazione di endoterapia per ritenere concluso il ciclo”.

La stagione della piantumazione incombe: “Entro l’autunno vanno eliminate le 27 ceppaie presenti su corso Trieste, poi preparato il terreno e ripiantati i 27 pini. Ma attenzione: (una società in appalto a) Acea, per svolgere alcuni lavori, ha tagliato anche un pino sano e ora deve rispettare l’impegno di sostituirlo. Era una pianta da 80 cm di diametro, ora ne servono quattro da 20 cm per compensazione. Per metà ottobre ci aspettiamo che questi lavori inizino”, sottolinea Migheli.

Albero abbattuto a corso Trieste – foto di Gennaio 2020

C’è, infatti, un dettaglio che spesso rischia di passare inosservato. “Gli alberi nuovi devono rientrare in determinati criteri ed essere giovani (ma non microscopici), curati nella crescita e di qualità”, dice Migheli. Che chiude: “Bisogna investire sul prodotto iniziale. Spendere qualche soldo in più per l’installazione di pini buoni può permettere poi di risparmiare tempo e risorse per curarli”.

C’è preoccupazione per la dilatazione dei tempi a causa delle elezioni amministrative. Il comitato ‘Salviamo i pini di corso Trieste’ e l’Associazione Amici dei Pini di Roma continuano comunque a seguire da vicino la vicenda: “Siamo attivi ed attenti, corso Trieste va riqualificato. I suoi pini sono un patrimonio storico, ambientale e paesaggistico irrinunciabile”, chiude Migheli.

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