9 Marzo 2019 - 16:43 . Coppedè . Cronaca
8 marzo, così artiste e professioniste si sono confrontate sul ruolo della donna
La realtà vista attraverso gli occhi delle donne. È stato questo il tema dell’incontro-dialogo che si è svolto venerdì 8 marzo allo Spazio Cima di via Ombrone. Roberta Cima, curatrice dello spazio nel cuore della zona Coppedè ha accolto e invitato artiste e professioniste a confrontarsi con il pubblico interessato e attento su tematiche che orbitano intorno all’universo femminile, e non solo.
Violenza e problematiche di genere ma anche salute, progetti sociali, teatro, scienza ed ecologia: un pomeriggio dedicato interamente alla figura della donna a come si è evoluta nel tempo, al suo ruolo nella società e a come ancora manchino diversi passi per poter parlare di parità oggi.
Ad aprire il talk la criminologa Danila Barbara con un quadro sulla situazione femminile contemporanea: un esempio, dati alla mano, le donne nel settore privato guadagnano circa il 18% in meno degli uomini a parità di professione. Una situazione, quella italiana, fatta ancora di discriminazione, disparità e, purtroppo, anche violenza fisica, nei confronti della donna. Tenendo presente che lo stupro è stato considerato fino al 1996 un “reato contro la morale pubblica”, «il problema è sicuramente culturale e nuoce alle donne quanto agli uomini. Bisogna cambiare ed evolverci attraverso l’educazione e la consapevolezza» ha sottolineato la criminologa.
Dopo di lei Mirella Melia ha presentato il suo progetto sociale di produzione tessile, un modo per dare lavoro a donne e madri della sua Calabria che si trovano costrette a non poter allontanarsi dalla propria abitazione.
Poi la biologa Raffaella Bullo ha parlato del problema mondiale dell’inquinamento da plastica e di come l’umanità sta avvelenando quella che la biologa ha chiamato «donna per eccellenza, la madre terra». A seguire la professoressa e cardiologa Leda Galiuto e via via numerose altre ospiti si sono alternate in quello che è stato un pomeriggio intenso e di profondo scambio sociale, artistico e culturale per celebrare davvero la figura della donna.