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Durante il trasloco, nelle stanze sono state dimenticate pile e pile di documenti colmi di dati sensibili
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Durante il trasloco, nelle stanze sono state dimenticate pile e pile di documenti colmi di dati sensibili
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Durante il trasloco, nelle stanze sono state dimenticate pile e pile di documenti colmi di dati sensibili
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Durante il trasloco, nelle stanze sono state dimenticate pile e pile di documenti colmi di dati sensibili
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Durante il trasloco, nelle stanze sono state dimenticate pile e pile di documenti colmi di dati sensibili
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Centinaia di cartelle ammassate negli angoli remoti di un enorme palazzo dell'Ottocento
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Durante il trasloco, nelle stanze sono state dimenticate pile e pile di documenti colmi di dati sensibili
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Durante il trasloco, nelle stanze sono state dimenticate pile e pile di documenti colmi di dati sensibili
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Durante il trasloco, nelle stanze sono state dimenticate pile e pile di documenti colmi di dati sensibili
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Durante il trasloco, nelle stanze sono state dimenticate pile e pile di documenti colmi di dati sensibili
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Durante il trasloco, nelle stanze sono state dimenticate pile e pile di documenti colmi di dati sensibili
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Ogni cosa, dopo oltre 25 anni di utilizzo, si è deteriorata
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Ivano Spano, dal 2007, è il commissario straordinario della struttura
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Un'assenza di risorse con cui l'Istituto statale per sordi di Roma deve fare i conti da ormai 19 anni
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Alla base, sussiste un'oggettiva difficoltà economica
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La struttura in decadenza è solo uno dei “ricordi” lasciati dagli impiegati della città metropolitana di Roma Capitale
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Gli spazi vuoti versano in una condizione di completo degrado
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Si tratta di una parte del primo piano, precedentemente occupata dagli uffici della Provincia di Roma
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Nell'immobile di via Nomentana 54, dove si trova l'Istituto statale per sordi di Roma, c'è un'ala “fantasma” da quasi tre anni
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Pareti rovinate, cumuli di calcinacci crollati, materiali distrutti dall'usura e dal passare del tempo
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Il primo piano della struttura
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Dopo il trasloco degli impiegati sarebbero stati stimati circa 600 mila euro di danni
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Parte del primo piano è rimasta abbandonata da quando la Provincia ha traslocato
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L’intera struttura ha perso un'entrata di circa 200 mila euro l'anno
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l'Istituto è riuscito a sopravvivere grazie agli affitti pagati per le aule della scuola "Antonio Magarotto"
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Dieci dei lavoratori dell'istituto sono sordi
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Spano ha provveduto al pagamento degli stipendi dei ventuno lavoratori
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Il primo piano dell'immobile
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