Trieste-Salario

Tessari: “Così è nato il gruppo Volontari Quartiere Trieste”

di Daniele Petroselli

Il quartiere consta di numerose organizzazioni territoriali formate da cittadini attivi. Tutte concentrate a promuovere azioni finalizzate a migliorare il tessuto territoriale del II Municipio.

I Volontari Quartiere Trieste sono un gruppo/comitato che opera essenzialmente nei dintorni di via di Santa Costanza, abbracciando un’area limitata tra via Bolzano, via Tolmino, via Parenzo, via San Marino, via Tarvisio e altre vie limitrofe. E il coordinatore è Riccardo Tessari.

Quando siete nati come gruppo/comitato?
“L’idea di costituire un gruppo spontaneo di cittadini attivi, desiderosi di dare un proprio contributo al miglioramento del nostro territorio, mi è nata a seguito della mia uscita da Cittadinanzattiva. In particolare, un PUP (Piano Urbano Parcheggi) proprio su via Parenzo, ha catalizzato l’attenzione di quei cittadini che vivono con attenzione e partecipazione la quotidianità del nostro territorio. Il parcheggio, opera inutile e pericolosa per la stabilità dei palazzi, inconcepibile all’esame di qualsiasi geologo (si veda H24 del novembre 2018 n. 8) è stata la cerniera che ha coagulato la coesione dei Volontari Quartiere Trieste”.

Con quali azioni vi siete caratterizzati?
“Nella prima fase ci siamo battuti contro il PUP di via Parenzo, operando con criterio e nel rispetto delle norme. Abbiamo ottenuto un accesso agli atti in via Capitan Bavastro, abbiamo esaminato la documentazione, fatto eseguire una perizia da uno dei più validi geologi della città (purtroppo deceduto qualche anno fa). Ma il PUP di via Parenzo, nonostante il nostro impegno, è ancora un’opera convenzionata e quindi siamo sempre in allarme.

Ma poi avete allargato i vostri interventi?
“Certamente, i cittadini chiedono essenzialmente che nelle nostre strade ci sia pulizia, che i cassonetti non siano discariche, che le buche dei marciapiedi siano chiuse, che gli alberi siano potati e curati. Ma da soli non riuscendo ad incidere su questi comuni problemi, in gruppo riusciamo a fare di più, a risolvere qualche urgente problema”.

Siete in contatto con il II Municipio?
“Sono i nostri interlocutori, ma per raggiungere il centro di un problema bisogna sapersi muovere a 360 gradi, comunicare anche con il Comune, con la Polizia Locale Roma Capitale, con AMA sede Salaria Nord, un pressing continuo spesso anche deludente che inevitabilmente allontana la partecipazione attiva del cittadino”.

Come operate in concreto?
“Facciamo segnalazioni, scriviamo e-mail, usiamo il telefono e, fortunatamente, qualche volta incontriamo dei consiglieri del nostro Municipio che cancellano in un baleno quel luogo comune sull’inefficienza della Pubblica Amministrazione”.

Cioè?
“È il caso della nostra Consigliera Valentina Caracciolo, un fenomeno di efficienza, capacità d’intervento e disponibilità. Qualche giorno fa si è sradicato un albero in Via S. Costanza, proprio a ridosso del marciapiede, dove opera il Forno Marinelli. Fortunatamente nessun danno alle persone, ma qualche autovettura ha subito danni. Intervento della Polizia Locale e del Servizio Giardini. Il tutto accatastato e dimenticato per giorni. La Consigliera Caracciolo ci ha dato una grande mano, intervenendo con gli interlocutori giusti”.

Le prossime iniziative?
“Vogliamo dare priorità alla situazione delle buche su molti marciapiedi e fare una verifica degli alberi ornamentali situati nelle nostre strade. Ci auguriamo di non dover nuovamente prendere in mano badile e bitume, come abbiamo fatto tempo addietro su via S. Costanza e via Tarvisio, e chiudere le buche più pericolose perché, oramai, siamo costretti a camminare a zig zag. Per gli alberi ornamentali, lasciati ad una crescita a dismisura, senza un minimo di controllo, il Servizio Giardini lamenta problemi di organico e disponibilità economica. E intanto crollano”.


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