Riondino nel docu-film di Cristina Puccinelli

di Daniele Petroselli

Un racconto privato del primo lockdown. E tra i protagonisti c’è anche una conoscenza del quartiere, David Riondino. Parliamo di “Come pesci rossi sul divano“, il documentario di Cristina Puccinelli, con il quale ha voluto raccontare come è stata vissuta la prima fase dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, entrando nelle case e raccontando le tante reazioni diverse a una situazione uguale per tutti.

Una sola la costante: il divano, il luogo più vissuto di quei mesi di lockdown. Come ha raccontato la stessa regista: “Più che sulle piazze e sulle città vuote, mi interessava soffermarmi sull’intimità di ognuno di noi, chiusi in casa a girare intorno al divano come pesci rossi”. Così ha chiesto a conoscenti e sconosciuti di inviarle dei video, con l’unica prescrizione di interpretare un loro momento sul divano. E a “fare ordine” con delle riflessioni compare anche il cantautore, protagonista del volume Typimedia “Trieste-Salario in 100 personaggi (+1)“.

Riondino che in queste settimane di festa è comunque stato protagonista a teatro, anche se in streaming. L’artista infatti ha rappresentato dal Puccini di Firenze “Triglie, principesse, tronisti e alpini“, dove racconta e canta una serie di poesie e canzoni che senza seguire un filo logico troppo preciso narrano alcuni scorci di vita quotidiana moderna in modo allegro e leggero.

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