Trieste-Salario

Riondino e l’addio a Roberto Brivio de “I Gufi”

di Daniele Petroselli

Un altro pezzo di storia artistica italiana se ne va, portato via dal Covid-19. Parliamo di Roberto Brivio, storico componente dei Gufi, gruppo fondato nel 1964 con Nanni Svampa, Gianni Magni e Lino Patruno. La loro canzone, pungente e ironica, metteva l’accento sulle tipiche convenzioni borghesi, anticipando temi che poi sarebbero esplosi nei movimenti sessantottini. Fu il primo vero gruppo che portò in auge la canzone demenziale.

Brivio se ne è andato a 82 anni all’Ospedale San Gerardo di Monza, dove da giorni era ricoverato. In questi mesi aveva deciso di realizzare una sorta di “reunion” dei Gufi con Flavio Oreglio, Alberto Patrucco e una conoscenza del quartiere, David Riondino. Un progetto che però non verrà più realizzato.

C’è da dire però che Riondino ha sempre avuto grande ammirazione per “I Gufi”, tanto da raccontarne la storia, durata solo 5 anni, in varie occasioni. I quattro del gruppo riempivano i teatri ed erano seguitissimi in tv, dove furono protagonisti di trasmissioni di successo come “Non spingete, scappiamo anche noi”, viaggio sarcastico nelle simbologie alle quali l’Italia era più affezionata.

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