Pardo e il suo primo romanzo
“Lo stretto necessario”. E’ il primo romanzo di Pierluigi Pardo, libro che l’autore sta presentando in questi giorni. La storia, edita da Rizzoli, è ambientata nel giugno 2006, durante il Mondiale di calcio vinto dall’Italia, quindi non mancano i riferimenti al pallone, al centro dell’attività professionale di Pardo, in quanto giornalista sportivo e conduttore di Tiki Taka, programma di Mediaset.
“Ho scelto di farlo – spiega Pardo in una intervista su sito internet Libreriamo.it – per due motivi: il primo per inserirci un riferimento calcistico, il secondo per avere un’unità di misura. Il libro ho capito di poterlo terminare quando mi è venuta in mente l’idea che tutta la narrazione fosse in questi quaranta giorni. Il fatto di sapere che tutto dovesse svolgersi in questi quaranta giorni e che le partite del Mondiale di calcio avrebbero scandito alcuni momenti della storia è stato per me decisivo”. Una lettura utile alle donne per conoscere l’universo maschile. “Credo che per le donne questo sia un libro interessante – continua – grazie al quale capiscono alcune cose della mentalità maschile. È anche un libro sconvolgente, perché alla fine l’evoluzione che il personaggio ha è abbastanza forte”. E alla fine qualche confessione.
“C’è molto di me nel racconto anche se io non sono Giulio, il protagonista. È stato nettamente più difficile scrivere un romanzo, mentre realizzare il libro con Antonio Cassano è stato pura sbobinatura grazie al livello di confidenza e comicità che abbiamo insieme, il libro di Eto’o è stato ‘compilativo’, essendo lui un personaggio interessantissimo. Questa invece è un’opera tutta mia – conclude – una delle cose di cui vado più orgoglioso di tutta la mia vita”.
(Cristiana Ciccolini)