Ottavi ci porta nella “Swing era”

Un tuffo nella New York della “Swing era” (1935–1946) a portata di tutti. È la mission di Francesco Ottavi, direttore del Cotton Club. Lo storico locale nel Trieste-Salario (angolo tra corso Trieste e via Bellinzona 2), è stato aperto dall’attrice e cantante britannica Minnie Minoprio che lo fece diventare il punto di riferimento nella Capitale per gli appassionati di musica dal vivo.

Francesco, con un passato nell’ambito della nutraceutica e farmaceutica, da qualche anno è stato travolto da una nuova passione: proporre ogni sera concerti e esibizioni live di gruppi musicali jazz, swing e bossanova. Dallo scorso anno organizza nella suggestiva villa Celimontana (colle Oppio) un festival jazz estivo, il più lungo d’Europa, con cento giorni di concerti: Bouganville Celimontana.

“È stato un grande successo – racconta – in cinquanta giorni abbiamo fatto 25mila presenze, concerti ogni sera ad ingresso gratuito, il nostro regalo a Roma. La gratuità dell’evento lo rende fruibile a tutti – spiega – è una politica che rientra nel mio obiettivo: far diventare popolare il jazz, che in Italia ha da sempre grandissimi interpreti”. Nel locale, che è anche ristorante e lounge bar, si esibiscono musicisti di fama internazionale e anche personaggi italiani noti che, a volte, celati tra il pubblico, salgono a sorpresa sul palco e regalano loro performance. Suonano spesso Greg (del duo Lillo e Greg), gli attori Giorgio Tirabassi e David Riondino.

Quando suona Emanuele Urso “The King of Swing”, in sala compare spesso Renzo Arbore. Domenica 11 marzo grande evento con Dave Liebman, sax storico che duettava con Miles Davis e sabato 17 marzo con Tirabassi ed il suo tributo a Django Reinhardt.

(Cristiana Ciccolini)

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