Trieste-Salario | Omar Iengo

Omar Iengo e la nuova app per il Sor Duilio

di Daniele Petroselli

Guai ad arrendersi. Specialmente in tempi di Covid-19, dove è facile farsi sopraffare dal pessimismo, visto quanto stanno soffrendo le attività commerciali. E lo sa bene Omar Iengo, della ristopescheria Sor Duilio (con sedi a Pietralata dal 1982 e nel Trieste-Salario, a via Agri, dal 2008), che ha deciso di lanciare una app innovativa. Tanto da finire in tv, su Rai News 24.

“A contattarci è stato il creatore di questa app – ci racconta Omar -. E mi ha colpito subito, perché a differenza degli altri servizi di delivery viene creata su misura per il cliente. Non si finisce quindi all’interno di una piattaforma insieme ad altri locali ma è una vera app dedicata al proprio. Infatti l’app si chiamerà Sor Duilio e sarà gestita completamente da noi“.

“L’idea era talmente bella e fatta apposta per noi che ci siamo subito lanciati e tra una decina di giorni sarà pronta – prosegue Iengo -. È davvero innovativa e va a sopperire a tutti i problemi collaterali che si creano con gli altri servizi di delivery. Ad esempio se cambiamo la nostra offerta, con gli altri servizi dobbiamo contattare il centro assistenza, che modifica in 24-48 ore la nostra pagina. Invece con questa app cambiamo immediatamente il menù, ma non solo. Riusciamo a gestire meglio anche le ordinazioni per l’asporto. Qui è il sistema stesso che organizza gli ordini, evitando che si creino degli ingorghi in alcuni orari di punta, spostando direttamente le richieste in un orario successivo”. Un particolare non da poco, non tanto ora che il servizio è solo da asporto per via delle norme anti-Covid, quanto per il futuro: “Praticamente non rischieremo più di mandare in tilt la cucina o la pescheria, soprattutto in giorni chiave come quelli del weekend, e riusciremo ad evadere tutte le richieste”.

Sono ormai passati dieci mesi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, che ha costretto migliaia di ristoratori e non solo a reinventare il proprio mestiere per sopravvivere. Ma Omar e la sua famiglia, da questo punto di vista, sono abituati a lottare: “Andiamo avanti da cinque generazioni e mai ci saremmo aspettati che una pandemia potesse creare tutti questi stravolgimenti. Ogni giorno viviamo con le notizie che ci danno i media e sembra quasi che non finisca mai questo brutto periodo. Lo stress è tanto ma allo stesso tempo sappiamo che non si può rimanere immobili. Sappiamo che in tanti non ce la fanno, vediamo tante saracinesche abbassarsi. Chiudere per tanti non è stata una scelta, noi siamo stati fortunati a rimanere aperti perché siamo una pescheria. Noi continuiamo a lottare“. Anche grazie all’affetto del quartiere e di chi ormai li conosce da anni: “I clienti non ci hanno mai abbandonato, ci danno sempre il loro sostegno. E con queste iniziative speriamo di rafforzare ancora di più questo legame. In attesa di tornare a riabbracciarci e a vivere come prima”.


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