Trieste-Salario | Articoli
Scuole, questi sono i cantieri da giugno a settembre
di Emiliano MagistriBonifica amianto, adeguamento alla normativa di prevenzione incendi e riqualificazione delle strutture sportive. Il II Municipio si prepara a rifare il look di ben 16 istituti del territorio, dagli asili alle scuole primarie di secondo grado, passando per quelle dell’infanzia. Si tratta di interventi che inizieranno subito dopo la fine dell’anno scolastico ancora in corso, utilizzando il periodo estivo – quando gli studenti sono in vacanza – per completare i lavori entro settembre. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio quali saranno le scuole interessate da questo maxi cantiere deciso da via Tripoli.
Il finanziamento
Per la precisione ammonta a 3.885.758,69 euro la cifra messa sul piatto per garantire sicurezza e rispetto delle normative a docenti e bambini che, ogni giorno, vivono le scuole del territorio. Parte di questi fondi deriva dalla manovra di assestamento di Bilancio approvata dal Campidoglio lo scorso luglio e che, ad esempio, servirà a coprire la spesa per la scuola Contardo Ferrini, una di quelle che necessita di tempistiche più lunghe per il completamento dei lavori previsti.
Bonifica amianto
Per l’istituto di via di Villa Chigi, il II Municipio ha previsto 800 mila euro tondi tondi. Oltre alla bonifica dell’amianto presente nel padiglione esterno della scuola (già da tempo messo in sicurezza), nel periodo estivo verrà anche ripristinato l’impianto fognario, danneggiato dalle radici dei pini del cortile. Ma non solo. «Gli alberi malati verranno abbattuti – spiega l’assessore alle Politiche scolastiche, Emanuele Gisci – e, soprattutto, verranno piantati quelli nuovi. In più provvederemo a realizzare una nuova area giochi per i bambini della scuola materna e a recuperare spazi preziosi come alcune aule che, a oggi, sempre a causa dell’amianto, non sono utilizzabili». La stessa tipologia di intervento, ma in misura minore, riguarderà anche la scuola Lante della Rovere di via Tevere: qui il problema riguarda il solaio (anche qui, già da mesi in sicurezza per tutelare la salute dei bambini), ma i lavori prenderanno il via il prossimo anno. 500 mila euro la somma prevista. Un po’ più bassa, ma non per questo meno importante, la cifra che il Municipio spenderà (200 mila euro) per consolidare e dipingere i soffitti di alcune aule che si trovano all’interno della stessa scuola, ma nel complesso di via Salaria.
Norme anti-incendio
A livello numerico, sono i lavori che riguarderanno il maggior numero di strutture, non solo del Trieste-Salario, ma dell’intero municipio. Il complesso scolastico Bartolomei-Montessori di via Asmara, la stessa Contardo Ferrini, e gli asili Mirò di viale Arrigo Boito e Villa Ada di via di Ponte Salario sono gli istituti del quartiere interessati dagli interventi. La cifra stanziata per questo tipo di lavori ammonta a 2.735.758,69 euro. Come spiega l’assessore Gisci, «verranno realizzate vie di fuga, porte che facilitino l’uscita in caso di emergenza e impianti di areazione dei locali interni alla scuola». Ma non solo. Grazie al finanziamento di Roma Capitale relativo al 2017, che ha permesso a ogni municipio della città di usufruire di fondi per interventi straordinari (come quelli in questione, per intenderci), verranno create delle vasche esterne per raccogliere l’acqua piovana e poterla utilizzare per contrastare il primo manifestarsi di un ipotetico incendio, senza dimenticare l’adeguamento dei sistemi di allarme e l’installazione di idranti ed estintori. «Siamo molto orgogliosi di poter avviare finalmente questa serie di interventi – conclude l’assessore – perché confermano ancora una volta quanto la nostra amministrazione sia attenta alla sicurezza dei bambini e di tutto il personale che, quotidianamente, vive nelle nostre scuole».
Il provvedimento
Dallo Stato 150 milioni di euro per la sicurezza scolastica
Con l’art. 18, comma 8, decreto-legge 21 giugno 2013, numero 69, convertito con legge 9 agosto 2013 n.98, il Governo italiano ha stanziato l’importo di 150 milioni a fondo perduto per la messa in sicurezza delle scuole, che comprendeva anche il rischio amianto. Come precisa l’Oms (l’Organizzazione mondiale della sanità), «tutte le esposizioni a polveri e fibre di amianto, oltre ad aumentare il rischio di insorgenza del mesotelioma e di altre neoplasie asbesto correlate, ne abbreviano i tempi di latenza e quindi diminuiscono il periodo di sopravvivenza».
L’Osservatorio Nazionale sull’Amianto ha tra le sue priorità la bonifica dell’amianto nelle scuole, tutt’oggi presente in 2.400 edifici scolastici e università in Italia, con la condizione di rischio amianto per 350 mila studenti e 50 mila tra docenti e non docenti.