30 Maggio 2019 - 13:11 . Trieste-Salario . Cronaca
Si chiamava David e lavorava nel quartiere il ragazzo che si è tolto la vita al Gemelli
Finora sapevamo solo di quel gesto. Il suo ultimo gesto. Che in realtà è stato un dolorosissimo atto d’amore. Finora sapevamo solo che un uomo si era tolto la vita al Gemelli il 23 di un maggio dalle tinte autunnali e che lo aveva fatto – lo hanno scritto i giornali, ma lo hanno fatto capire anche gli amici sul suo profilo Facebook – perché lui non poteva più vivere senza la sua Aura, morta da poco tempo. Si chiamava David. David Petetta. Per tutti, era il ragazzo del Tortuga.
Eppure, David non poteva essere associato a un solo quartiere di Roma. Aveva 31 anni ed era già conosciuto da migliaia di persone. Cresciuto tra la casa materna, in zona viale Marconi, e quella paterna, ai Parioli, lavorava nel Trieste-Salario e abitava in zona Centocelle. Era il titolare appunto dello storico bar di piazza Trasimeno, che gestiva insieme a suo padre Daniele.
David se n’è andato nello stesso ospedale in cui, all’inizio di aprile, un tumore aveva avuto la meglio sulla sua compagna, Aura Staicu. I suoi funerali sono stati celebrati ieri, 29 maggio. Da quando aveva perso la donna amata, ogni mattina pubblicava su Facebook una nuova foto della ragazza, accompagnata da una dedica struggente.
Fino a quando non ce l’ha fatta più. Fino al giorno in cui i post di David hanno lasciato spazio a quelli dei suoi amici. “Ciao ragazzi, fate i bravi lassù e ogni tanto buttate un occhio quaggiù. Vi ho voluto bene, e altrettanto ve ne vorrò sempre”, scrivono. Sono tutti convinti che il ragazzo abbia raggiunto la sua fidanzata. E probabilmente lo era anche lui.