Campo tra tricologia e impressionismo

Si divide tra medicina e arte. Daniele Campo, medico chirurgo formato in medicina estetica e in particolar modo di tricologia. Nel suo studio, l’Istituto Ortodermico Italiano, in viale XXI Aprile, a due passi dal Trieste-Salario, si occupa di problemi e patologie legate ai capelli. Ha scritto alcune pubblicazioni scientifiche internazionali, tra queste sull’Alopecia psicogena, sulla Storia della Tricologia e sulle possibilità della Cetirizina nella Alopecia androgenetica, ed è tra i fondatori della Società italiana di Tricologia.

L’argomento di cui gli piace più conversare però è sua grande passione per la pittura impressionista. “Questo interesse nasce con la lettura della storia del Movimento – spiega – e dal fatto di aver visitato i luoghi degli artisti di quel periodo che mi hanno colpito”. Altro fattore che ha sicuramente alimentato l’interesse del medico per l’arte è stato aver abitato all’interno di Villa Leopardi, prima che venisse aperta al pubblico.

“Ho vissuto parte della mia infanzia nella Villa: un’esperienza straordinaria che mi piacerebbe raccontare, forse prima o poi ci scriverò qualcosa”. Per parlare d’arte con altri appassionati del genere Campo si ritrova nel suo circolo in zona Montesacro, dove organizza incontri e iniziative, ma di Impressionismo ne tratta anche on line (www.laviemoderne.it) dove racconta l’Impressionismo “sotto una luce inedita”. “Il sito – afferma – ha lo scopo di condividere le mie ricerche: mostre, documenti originali, biografie dei personaggi, “recensioni” degli ambienti cari al gruppo, a Parigi e fuori. Molti pensano che l’Impressionismo significhi quadri en plein air, luce chiara, pennellate rapide, feste primaverili e colori vivaci. È stato questo e molto, molto di più”.

 

(Cristiana Ciccolini)

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