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Perché chi vuole vaccinarsi non deve più andare in via Tripoli
di Claudio LollobrigidaPer vaccinarsi, contro l’influenza come contro le malattie infantili, non si potrà più andare in via Tripoli. Da inizio gennaio, infatti, la struttura non offre più questo servizio, poiché il 2° Distretto della Asl Roma 1 ha deciso di spostarlo al Nomentano, in via Boemondo, a pochi passi dalla stazione Tiburtina. Una decisione presa circa un anno fa, come confermato da Francesco Gangere, responsabile accoglienza, tutela e promozione del distretto: «La sala d’aspetto di via Tripoli è molto piccola, e vedere mamme con il passeggino attendere in fila fuori dalla struttura, magari con il brutto tempo, non era più possibile».
Alla base del provvedimento, quindi, una semplice esigenza di carattere organizzativo. «Il nuovo centro vaccinale di via Boemondo è decisamente più grande – prosegue Gangere – e più accogliente. Nelle due strutture presenti sulla strada, il servizio verrà prestato a bambini, adulti e anziani, praticamente a tutti da 0 a 99 anni».
L’obiettivo è quindi la creazione di un polo per i vaccini che soddisfi le esigenze dei residenti dell’intero quadrante di competenza della Asl Roma 1. E il quartiere sembra aver accolto in maniera positiva la novità, poiché nessuna lamentela è arrivata alle orecchie di Gangere, che, anzi, spiega come la campagna informativa sia stata tempestiva: «Abbiamo affisso diversi avvisi sia in via Tripoli che in via Boemondo, oltre a pubblicare notizie in merito su tutti i nostri portali».
Ma come verranno riutilizzati gli spazi di via Tripoli che, fino a due mesi fa, ospitavano il servizio vaccini? Anche in questo caso, esiste un progetto preciso. La strada ospita già un centro di assistenza per i minori – il Tsmree (Tutela salute mentale e riabilitazione dell’età evolutiva) – che presentano difficoltà del neurosviluppo e, dal prossimo mese, l’accoglienza per i ragazzi fino ai diciotto anni verrà disposta anche nell’edificio un tempo adibito alla vaccinazione. Non solo: l’idea è quella di istituirvi insieme un distaccamento del Dipartimento di salute mentale per i disturbi dello spettro autistico.
Alla soddisfazione mostrata da Francesco Gangere fa eco quella di Annamaria Rombolà, direttore sostitutivo dell’Uoc vaccinale della Asl Roma 1: «Lo spostamento in via Boemondo è stata la soluzione ottimale per venire incontro alle esigenze dei cittadini. Abbiamo avuto soltanto feedback positivi sulla nuova sistemazione e, inoltre, la struttura di via Tripoli non ha subìto alcun ridimensionamento nel personale, segnale del fatto che il centro rimarrà perfettamente attivo, seppur con mansioni differenti».