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Botti di Capodanno, i rimedi del veterinario del quartiere per i cani
di Camilla PalladinoCompagnia, televisione accesa e rimedi naturali per i cani che hanno paura dei botti, ma in maniera contenuta. Farmaci preanestetici e – nei casi più estremi – il pronto soccorso, per gli amici a quattro zampe che rischiano un trauma troppo forte. Sono questi i consigli per tutti i padroni di cani in vista della notte di Capodanno. A fornirli a RomaH24 è Fabrizio Ragazzini, veterinario del quartiere che ha il suo studio medico in via Tronto.
“Premetto che la cosa migliore sarebbe non lasciare da solo il proprio animale – spiega Ragazzini -, ma visto che non tutti hanno la possibilità di restare a casa o di portarsi dietro il cane, ci sono alcuni modi per alleviare la paura. Innanzitutto esistono sostanze completamente naturali, come la camomilla o la valeriana, che possono essere somministrate in due modi al cane che ha paura dei fuochi d’artificio. Sotto forma di compressa da ingoiare oppure tramite l’acquisto di diffusori da attaccare alla parete, che rilasciano la sostanza durante la serata. In alternativa si possono dare agli animali farmaci tranquillanti, detti preanestetici, ma personalmente li consiglio solo nei casi più estremi”.
Ma farmaci e rimedi naturali non sono gli unici provvedimenti che i padroni di cani possono adottare prima di uscire e andare a festeggiare l’arrivo del nuovo anno. “Un modo per tranquillizzare i cani che restano da soli in casa è lasciare la televisione o la radio accese. Questo serve, da una parte, ad attutire i rumori esterni. Dall’altra, a dare all’animale una parvenza di compagnia”.
E se, al rientro a casa, il cane sembra ancora terrorizzato? “L’amore del padrone è il rimedio più efficace. Una carezza, il suono della nostra voce, possono calmare in un attimo i nostri amici a quattro zampe”, sottolinea il veterinario. E, per gli animali che rischiano di conservare il trauma, aggiunge: “È importante farli uscire subito, anche se può sembrare una forzatura. Serve a fargli capire che va tutto bene, che il mondo esterno non è pericoloso come sembrava. Infine – conclude – nei casi più gravi, come un arresto cardiaco, c’è il pronto soccorso aperto h24”.