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Botteghe storiche, tutelarle per contrastare la globalizzazione e attirare turismo
di Daniela MogaveroCentri storici e vie dello shopping uguali a varie latitudini terrestri. Grandi centri commerciali e catene internazionali che rubano spazio e aria ai piccoli commercianti e in particolare alle botteghe storiche, che devono essere l’ancora per lottare contro la globalizzazione e attirare ancora più turisti a Roma. Una ricetta che per funzionare ha bisogno di incentivi e esenzioni dedicate a questi esercizi commerciali speciali. Una questione su cui si stanno muovendo le istituzioni e la politica.
Nel corso della giornata di studio “Esercizi commerciali storici: un patrimonio da salvaguardare” la consigliera della Regione Lazio Marta Leonori ha spiegato che “per agevolare le botteghe bisogna creare una rete di servizi, di trasporto pubblico, dare esenzioni per la nettezza urbana, garanzie sui vincoli di affitto in modo che i proprietari delle mura non possano non riconoscere la bottega come storica e affittare a cifre molto più alte a grandi gruppi internazionali. Tutte iniziative che stiamo cercando di portare avanti nella Legge regionale per commercio in discussione in Regione”.
“In moltissimi casi le botteghe e gli esercizi storici sono dei musei viventi della nostra stessa esistenza culturale – ha aggiunto Francesca De Vito, consigliera regionale – Conservare gli arredi, le attrezzature, le insegne, deve essere un punto di forza per quei negozi che contribuiscono al decoro urbano e a cui bisogna dare sostegno con agevolazioni anche su mutui e assunzioni”.
In tal senso il I Municipio, dove si trova la maggioranza assoluta degli esercizi commerciali di Roma e buona parte delle botteghe storiche, sta studiando in commissione Commercio una delibera da portare all’attenzione di Roma Capitale, ha annunciato il consigliere Livio Ricciardelli. “Bisogna rivedere le complicate procedure per richiedere le certificazioni di bottega storica, dare esenzioni fiscali e agevolazioni come il carico e scarico. Si tratta di attività che sono un punto di riferimento e contribuiscono anche al decoro e alla sicurezza. L’amministrazione comunale deve assumere un protagonismo maggiore”.