“Da anni siamo ostaggio della sosta selvaggia. Ma non è questo il modo giusto per combatterla”. Caterina è una residente di viale Eritrea. Secondo lei, così come la maggior parte dei cittadini che vivono in questa zona, la nuova corsia preferenziale di viale Libia e viale Eritrea porterà più danni che benefici.

“I cordoli sono pericolosi e non risolvono il problema del traffico su queste strade. Anzi. Cosa succederà quando si romperà una macchina o un autobus? O quando dovrà passare un’ambulanza che bloccherà – giustamente – la preferenziale?”. Manolo, Elisa e Maddalena sono tre ragazzi che abitano in zona. Anche loro – nonostante usino spesso gli autobus – sono contrari all’istallazione dei cordoli. “Sono le 20 e la strada è completamente bloccata. L’autobus passa, ma il resto del mondo no”, dicono.

“Non sono d’accordo con la nuova preferenziale – sottolinea Annalisa, una giovane che lavora in zona -. Non prendo spesso la macchina, ma mi sembra poco sicura per i motorini e soprattutto per le ambulanze. Cosa accadrebbe se un autobus si dovesse rompere e l’ambulanza non potesse passare?”.

L’unica voce fuori dal coro è quella di Corrado, un pensionato.“Finalmente non ci saranno più i furbetti delle doppie file – spiega -. Ogni volta per uscire dal parcheggio dovevo attaccarmi al clacson o chiamare i vigili, che puntualmente non hanno il carroattrezzi per rimuovere la vettura. Penso che ci sarà un grande miglioramento della viabilità”.

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