Trieste-Salario
Veneziano, pittore artista del linguaggio
Corredo Veneziano è un artista del linguaggio e dell’espressività visiva. È un docente al conservatorio Santa Cecilia Roma, dove insegna a cantanti lirici i meccanismi di pronuncia della lingua italiana e anche lingua italiana a cantanti stranieri.
Ma il suo più grande impegno è la pittura: talento ereditato da suo padre, pittore lucano, molto noto in quel territorio. Eppure Corrado è uscito “alla luce” con le sue opere appena sei anni fa, quando il più importante critico d’arte italiano, Achille Bonito Oliva, si è interessato ai suoi dipinti spingendolo ad esporre.
“Veneziano massaggia il muscolo atrofizzato della coscienza contemporanea evocando in questa sollecitazione il lavoro di Picasso”, ha detto il critico. Da allora Corrado non si è più fermato. Si è lanciato in importanti mostre internazionali: a Bruxelles, a San Pietroburgo e addirittura è stato ospite del governo cinese.
“Cerco – racconta – di dipingere il quotidiano e la sua banalità in modo poetico e spirituale, la ricerca della bellezza è sempre il fine ultimo”. Nel suo studio, Spazio Veneziano in via Reno 18/A, espone i suoi lavori e ospita performance di altri artisti. “Questo quartiere è un po’ sonnacchioso, borghese-tradizionalista – spiega – anche per questo cerco, con le iniziative culturali nel mio Studio, di portare la vivacità culturale che qui un po’ manca”.
I suoi quadri si possono definire come un iperrealismo che tende all’astratto. E’ anche poetico, spirituale e, spesso, provocatorio.
Come docente al Conservatorio di Santa Cecilia, l’artista insegna i meccanismi di pronuncia della lingua italiana ai cantanti lirici e lingua italiana a stranieri. Ha pubblicato anche diversi libri sul linguaggio e la prosodia. Per quattro è stato autore e regista di un format Rai sull’uso della fonetica, dedicato ai ragazzi: Accipicchia ci hanno rubato la lingua. In passato, Corrado, è stato anche alla regia di spettacoli teatrali e iniziative di prestigio internazionale come la Biennale di Venezia.
(Cristiana Ciccolini)