Una polpetta carica di dicumarolo, un anticoagulante comunemente usato come veleno per topi. È questa la causa della scomparsa di Totò, un cucciolo di cane di un anno e mezzo. E a raccontarlo in un post su Facebook è Valeria Ferlito. Abita in zona Porta Pia ed è stata lei, insieme a sua sorella, a trovare Totò in coma, steso per terra nel giardino della sua casa.

“Viveva da noi insieme alla sua sorellina Pica – scrive – e come tutti i cuccioli di un anno e mezzo giocavano tra di loro e abbaiavano”. Sarebbe proprio questo, secondo Valeria, il movente del gesto. “Il fatto che i cani abbaino non è gradito, e diciamo che posso capirlo – spiega – ma non capisco come una persona possa arrivare a fare una cosa simile per un fastidio”.

La polpetta, infatti, conteneva una quantità di veleno talmente elevata da mandare in tilt tutti gli organi interni del cucciolo e da provocare, nel giro di poche ore, la sua scomparsa. Il lungo post su Facebook, sottolinea Valeria, serve per “avvertire che queste persone abitano il nostro quartiere, in particolare la zona che comprende Porta Pia e lo Chateaubriand (il liceo francese, ndr), quindi chi ha la fortuna di conoscere l’amore di un cane stia attento”. E, infine, conclude: “La cattiveria umana non ha limiti e soprattutto non la si pensa mai così vicina a noi”.