13 Agosto 2018 - 9:37 . Trieste-Salario . Cronaca
Caldo e fuga dal quartiere: le botteghe storiche resistono al mese di agosto
Le botteghe storiche del Trieste-Salario resistono. Al caldo, al quartiere deserto. E rimangono aperte ad agosto. L’enoteca Arcioni, l’alimentari La Madia, il bar Gran Caffè Vescovio. Ma soprattutto i negozi di abbigliamento e accessori, o le profumerie. L’offerta rimane ampia anche durante l’estate.
“I negozi tradizionali, soprattutto quelli più vicini al centro, rimangono quasi sempre aperti. Fatta eccezione per le due settimane di ferie regolari, necessarie ad ogni lavoratore”, dice a RomaH24, Giulio Anticoli (nella foto), presidente delle Botteghe Storiche di Roma.
Ma ci sono anche le eccezioni che confermano la regola. Come ha spiegato Anticoli, i locali commerciali che rimangono chiusi tutto il mese sono soprattutto i laboratori artigianali. “Le ferie prolungate servono per far recuperare i dipendenti, i cui turni invernali posso toccare le 12-15 ore”, dice. E ne sono un esempio le pasticcerie Caretta, Marinari e Cavalletti. Oltre al ristorante Semi di lino e al pastificio Gatti. Non solo. La differenza tra i locali che chiudono per un intero mese e quelli che seguono un orario regolare, sta anche nel tipo di clientela. “I negozi che basano i loro guadagni sui clienti di fiducia restano più chiusi rispetto a quelli che puntano su residenti e turisti di passaggio”, prosegue il presidente.
Rimanere aperti, o chiudere per tutto il mese, comunque, resta una scelta dei singoli commercianti. “Ognuno decide secondo la propria coscienza e anche secondo le proprie possibilità – conclude Anticoli -. C’è chi è costretto a prendere meno giorni di ferie per cercare di ottimizzare gli incassi dell’inverno”.