12 Luglio 2018 - 7:38 . Trieste-Salario . Viabilità
Metro D, il Comune riapre l’iter. Previste quattro fermate nel quartiere
Il Comune di Roma tenta di far ripartire il progetto della Metro D. Oggi è stato fatto il primo passo: è stata convocata la commissione capitolina trasporti. Il progetto, avviato nel 2005, è stato uno dei più votati del Pums – è il Piano urbano mobilità sostenibile – e prevede una tratta che va da Prati Fiscali a piazza Fermi con fermate che coinvolgono il Trieste-Salario come Vescovio, Verbano, Buenos Aires e Fiume. La linea avrebbe poi due tratte esterne: a nord Prati Fiscali-Jonio-Ojetti con 5 fermate e a sud Fermi-Magliana-Eur con quattro fermate. Il costo della tratta prioritaria si aggira sui 2,2 miliardi che arrivano a 3,4 per l’intera tratta. La linea utilizzerà treni automatizzati da quattro carrozze, 31 per la sola tratta prioritaria e 53 totali. Verranno costruite gallerie uniche a doppio binario per 20 km totali.
L’avvocatura del Comune di Roma ha spiegato come “l’amministrazione dovrà confermare o meno l’interesse a proseguire la realizzazione dell’infrastruttura con lo strumento originariamente previsto, ovvero il project financing”. Compiuto questo passo, i tecnici del Comune potranno mettere le mani al quadro economico e verificare se confermare o meno il percorso della Metro D.
“L’opera è nell’interesse di Roma Capitale e stiamo valutando di inserirla nel Pums – ha detto l’assessore Linda Meleo -. Il project financing non è negativo a priori, anche se serve una rivisitazione. Anche i costi vanno rivisti e in particolare la compartecipazione di Roma Capitale. Per accedere invece ai bandi di finanziamento pubblico serve un progetto avanzato. La procedura di revisione non sarà semplice ma è bene iniziare”.