5 Luglio 2018 - 13:43 . Somalia . Cultura
Premio Strega 2018: la presentazione dei finalisti alla Libreria Eli
Celebrare i finalisti del Premio Strega 2018 in uno dei punti di riferimento del panorama culturale del Trieste-Salario. È quanto avvenuto ieri, mercoledì 4 luglio, alla Libreria Eli di viale Somalia, dove sono stati presentati Lia Levi, Sandra Petrignani, Carlo D’Amicis, Helena Janeczek e Marco Balzano, i 5 scrittori che stasera, al Ninfeo di Valle Giulia, attenderanno di sapere chi tra loro si aggiudicherà il prestigioso riconoscimento letterario.
Una vera e propria “consacrazione”, come ha commentato il proprietario della libreria, Marcello Ciccaglioni, “per il nuovo modello di attività che stiamo proponendo e che, in un’occasione così importante, ha ottenuto un massiccio e positivo riscontro di pubblico”. Tra gli spettatori anche Luigi Zanda, Marcello Spoletini e Sergio Bonetti, ma, soprattutto, Francesca Del Bello, presidente del II Municipio: “Oltre alla presentazione dei cinque finalisti, il nostro Municipio ospiterà anche la serata finale del Premio Strega 2018, due appuntamenti di prestigio indiscusso di cui siamo estremamente onorati e orgogliosi. Personalmente, poi, sono molto felice che proprio una libreria del quartiere Trieste-Salario stia, giorno dopo giorno, consolidando il suo ruolo di punto di riferimento culturale per il territorio”.
Durante la serata, condotta dal giornalista Francesco Vergovich, l’intervento di Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci (che garantirà al vincitore un premio da 5.000 euro), secondo cui “il II Municipio si conferma la casa del Premio Strega”. Poi le parole dei cinque finalisti, in particolare Marco Balzano (“in corsa” con il libro Resto qui), che ha rivendicato con forza l’importanza di “poter ancora scrivere ciò che gli altri non vogliono dire”. Questi gli altri testi in gara stasera: “Questa sera è già domani”, di Lia Levi; “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg”, di Sandra Petrignani; “Il gioco”, di Carlo D’Amicis; “La ragazza con la Leica”, di Helena Janeczek.