8 Giugno 2018 - 10:07 . Trieste-Salario . Cronaca

I funerali di Agostino, Don Marco: “Come il cero pasquale, non si è consumato invano”

È terminato l’ultimo saluto ad Agostino, lo storico pizzaiolo di corso Trieste scomparso martedì scorso. A San Saturnino la funzione funebre e tutto il quartiere ad abbracciare idealmente, per un’ultima volta, il suo “Ago”.

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11:58: Un lungo, immenso applauso accoglie il feretro di Agostino fuori la chiesa. Le campane rintoccano le 12 e i palloncini bianchi vengono liberati verso il cielo, come il suo cuore: buon viaggio Ago.

11:45: Fuori la chiesa si attende l’uscita di Agostino con i palloncini in mano.

11:41: La funzione è terminata, tutti si avvicinano al feretro e alla famiglia per testimoniare la propria vicinanza.

11:39: Don Marco invita i ragazzi del Giulio Cesare vicino, per pregare insieme.

11:37: L’amica Emanuela prende la parola: “Carissimo Ago, quel giorno non mi sarei aspettata di ricevere quella notizia, ora sei un angelo. Per me sei stato un punto di riferimento, sempre. Ti ho conosciuto a cinque anni, abbiamo gioito, esultato è passato momenti anche difficili. Grazie per le parole con cui mi hai aiutato, grazie per la tua generosità e altruismo. Quando mia nipote crescerà le parlerò di te. Mi mancherai il tuo entusiasmo per affrontare la vita, i tuoi consigli. Ora potrai riabbracciare tuo figlio Stefano e il tuo amico del cuore Teo. Grazie Ago. Per tutto quello che mi hai donato”.

11:36: La testimonianza di una ragazza: “Ricorderemo per sempre i tuoi baffi e la tua pizza, quando passeremo davanti alle tue vetrine penseremo sempre che siamo cresciuti anche grazie a te. Grazie Maestro”.

11:34: Don Marco benedice il feretro con l’acqua benedetta e con il profumo dell’incenso.

11:28: E’ un momento estremamente toccante, c’è un lungo abbraccio collettivo di tutta la comunità del Trieste-Salario.

11:24: Ora ci celebra l’Eucarestia. Le persone che si avvicinano verso l’altare sfiorano con un carezza la bara di Agostino.

11:21: Don Marco si avvicina alla famiglia per scambiare il segno di pace, in tanti si avvicinano per abbracciare il figlio di Agostino, Roberto.

11:10: E’ il momento della preghiera per Agostino, tutti sono silenziosamente in piedi.

11:09: Don Marco continua la sua omelia: “Agostino, come il cero pasquale, non si è consumato invano”.

11:07: Don Marco invita tutti i partecipanti alle esequie alla testimonianza di fede: “Con la fede c’è l’affidamento a Dio, anche nella morte. La vita non finisce in un buco nero che tutto fa sparire. Attorno ad Agostino ci siamo riuniti in tanti, come nemmeno nella messa di Natale. Possiamo ringraziare il Signore di averci concesso di conoscere il cuore di Agostino, con i suoi baffoni da Einstein. Io mi sento voluto bene da Agostino, come tutti noi: questo è solo un frammento dell’amore di Dio”.

11:01: Don Marco: “E’ importante essere vicini a Agostino con queste parole del Vangelo. Gli uomini vogliono umiliare Gesù, ma proprio questa umiliazione ha glorificato Gesù. Il costato squarciato di Cristo ci fa intravedere l’amore di Dio. Questo squarcio ci fa vedere che il Signore è presente nei momenti più difficili, grazie al suo amore che non ci abbandona mai”.

 

10:52: Inizia la lettura delle scritture, ma le parole di Suor Maria Rosa riecheggiano ancora nella chiesa.

 

10:50: Parte un applauso scrosciante alla fine delle parole di suor Maria Rosa. Poi Don Marco chiede una preghiera silenziosa a tutti per “Ago”.

 

10:45: Suor Maria Rosa: “E’ grande l’affetto che ci lega ad Agostino e la sua famiglia, nel tempo abbiamo formato dei legami importanti. In questo quartiere tutto formiamo una grande famiglia: siamo amici che ci scambiamo segnali di solidarietà e benevolenza. Agostino è una icona di vera solidarietà, penso che tra i doni di Abramo e le pizze di Agostino sia nata subito una straordinaria sintonia, impossibile pensare a questo quartiere senza Agostino. Sappiate che nessuno vuole cambiare nè pizzeria, nè soprattutto amici, potrete sempre contare su di noi”.

10:44: Don Marco: “Questa deve essere una festa del quartiere, perché Agostino è parte di esso”.

 

10:40: Si attende in rispettoso silenzio l’inizio della funzione funebre.

 

10:36: Tutti entrano in chiesa. San Saturnino è stracolma fino agli ultimi posti disponibili. Dai parenti, agli amici e fino agli studenti più giovani, tutti vogliono dare il proprio addio ad Agostino.

10:34: L’emozione è fortissima, il feretro entra in chiesa accompagnato da un lungo e commosso applauso.

 

10:29: La partecipazione è straordinaria, la comunità del quartiere si stringe attorno ad Agostino.

 

10:26: Per gestire la congestione di traffico è arrivata anche una pattuglia della Polizia Municipale.

10:23: Il numero di persone in arrivo è tale da provocare rallentamenti in piazza San Saturnino.

 

10:21: Intanto iniziano ad arrivare anche i ragazzi del Giulio Cesare, usciti in anticipo dal loro ultimo giorno di scuola.

10:19: Si attende l’arrivo del feretro mentre le persone aumentano. Molti abitanti si salutano e abbracciano dopo tanto tempo, c’è chi è venuto appositamente da fuori per essere presente.

 

10:13: Hanno voluto lasciare un ricordo anche i lavoratori del Simply Market e del Giki bar.

10:11: Tra le corone di fiori quelle portate dal commissariato di polizia, la storica macelleria Fascioni, da Andrea il fiorista, dagli amici di Viale Gorizia e i Confratelli del Sacro Cuore.

 

10:09: Tantissime le corone di fiori portate in chiesa da parenti, amici e conoscenti, è la testimonianza dell’amore verso Agostino.

 

10:07: Continua il flusso silenzioso degli abitanti del quartiere, si parla sommessamente, l’atmosfera è di grande rispetto.

 

 

10:02: Davanti all’ingresso della chiesa iniziano ad arrivare le prime persone. Insieme a loro vengono portati anche i fiori.

 

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