Viggiani e Roma con i suoi occhi

Le opere architettoniche e artistiche del Trieste-Salario l’hanno influenzata nella scelta dei suoi studi, quindi, della sua professione. Claudia Viggiani, fin da bambina – anche grazie alla sensibilità artistica dei suoi genitori ­- ha iniziato ad osservare la bellezza del suo quartiere.

“Da piccola – ricorda – guardavo con ammirazione curiosità i resti imponenti della basilica paleocristiana di epoca costantiniana che si vedeva da piazza Annibaliano. Poi, le ville del territorio, la cosiddetta Sedia del diavolo e le meravigliose catacombe di Priscilla. Già avevo il senso dell’antico e dell’arte”.

Dopo la laurea in Storia dell’arte italiana e il diploma di specializzazione in Storia dell’arte Medievale e Moderna, oggi lavora come consulente in cultura e turismo culturale. Conosce bene Roma e proprio alla città ha dedicato un libro (che non è il primo) uscito lo scorso febbraio: Roma con i miei occhi, edito da Palombi. “Si tratta – spiega – di una raccolta di scritti suddivisi topograficamente di luoghi, monumenti, opere d’arte visti con i miei occhi, appunto, con la prefazione di Francesco Rutelli”.

Gli occhi di Claudia, quelli di una esperta del settore, offrono al lettore più chiavi interpretative per “risvegliare” in lui un senso critico soggettivo, non omologato, capace di analizzare e cogliere più sfumature.

L’autrice ha anche un canale YouTube nel quale racconta alcune delle zone più affascinanti di Roma, spiegate anche nel suo libro, che sarà presentato pure in altre città italiane e estere, fino ad arrivare in Giappone.

(Cristiana Ciccolini)